Longino & Cardenal ha partecipato all’Investor Day organizzato da Integrae Sim, che si è svolto il 16 aprile presso Palazzo Parigi a Milano.
Un’occasione nella quale gli incontri con gli investitori sono stati assolutamente soddisfacenti. Esordisce così Riccardo Uleri, presidente, Ceo, nonché socio di maggioranza di Longino & Cardenal, in un’intervista rilasciata a Market Insight, a commento della partecipazione della società attiva nella ricerca e distribuzione di cibi rari e preziosi, all’evento milanese.
Infatti, prosegue Uleri, “erano presenti molti investitori, già nostri soci, che erano interessati, ad esempio, ad aggiornamenti sull’andamento gestionale mentre altri investitori erano interessati al modello di business, alle nostre origini, al nostro funzionamento nonché alle strategie”.
Un interesse da parte del mercato, sottolinea il capo azienda, “dal quale abbiamo riscontrato la disponibilità da parte degli investitori a sostenerci nel caso in cui avessimo bisogno di intraprendere operazioni straordinarie, come un aumento di capitale, o a rilevare, ad esempio, la partecipazione di un socio che intendesse alleggerire la propria posizione”.
Al momento, afferma Uleri, “non abbiamo tuttavia in previsione operazioni straordinarie di questo tipo, in quanto le risorse raccolte in occasione dello sbarco in Borsa, avvenuto lo scorso mese di luglio, non sono state ancora impiegate e potranno essere utilizzate per finanziare l’apertura della nuova filiale a New York, che stiamo portando a termine in queste settimane”.
Risorse, prosegue il presidente e Ceo, “che potrebbero inoltre essere impiegate per realizzare un’eventuale acquisizione. Tutto questo avendo sempre la consapevolezza che gli investitori, come già sottolineato, sarebbero pronti a supportarci per cogliere le opportunità che dovessero presentarsi”.
Una fiducia nei nostri confronti riscontrata anche nel fatto, riporta Uleri, “che gli investitori, che hanno aderito in sede di Ipo, hanno tutti conservato la propria posizione o eventualmente liquidato una piccola quota come presa di profitto”.
E conclude “da sempre abbiamo dichiarato che la nostra strategia è quella di espanderci all’estero. Ciò può avvenire con l’apertura di una sede ex novo, come stiamo facendo a New York, ma anche attraverso una eventuale acquisizione di un distributore già esistente e con una dimensione compatibile con la nostra”.
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