Indici che cancellano i guadagni della mattinata trascinati ancora al ribasso dalle difficoltà del settore sanitario/farmaceutico che cede il 2,9% scivolando in negativo da inizio anno e portando le perdite del mese di aprile al 2,6 per cento. Lo S&P 500 (+0,2%) chiude sulla quota psicologica di 2.900 punti respingendo l’immediato attacco ai massimi storici.
Dow Jones e Nasdaq terminano in parità, rispetto alla seduta precedente, malgrado notizie abbastanza confortarti dalle pubblicazioni delle trimestrali e la possibilità di un imminente accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Il Russell 2000 cede l’1%, mentre il Nasdaq 100 realizza il nuovo massimo storico. ViX in guadagno di tre punti percentuali a 12,5.
Tuttavia, anche il Beige Book conferma una crescita moderata in molti distretti evidenziando alcune criticità.
Il settore tecnologico (+0,6%) continua ad essere trascinato al rialzo di Qualcomm in crescita per la seconda seduta consecutiva.
In salita anche il Dow Jones Transportation (+1%), in virtù delle soddisfacenti trimestrali pubblicate da United Continental ed altre compagnie minori.
Mercato obbligazionario poco mosso con la scadenza biennale che cede un punto al 2,4% ed il T-bond invariato la 2,59 per cento.
Petrolio in calo di mezzo punto percentuale a 63,7 dollari al barile.