Air Liquide nell’esercizio 2018 ha realizzato ricavi pari a 21,0 miliardi (+3,3% a/a), un Ebitda di 5,2 miliardi (+1,4% a/a) e un risultato netto di 2,2 miliardi (-3,7% a/a). Al 31 dicembre 2018 l’indebitamento finanziario netto era pari a 12,5 miliardi.
Air Liquide è una società con sede in Francia impegnata nella fornitura di gas, tecnologie e servizi per l’industria e la salute con una presenza in oltre 80 paesi.
I segmenti della società comprendono Gas & Services, Engineering & Constructions, e Global Markets & Technologies.
L’attività di Gas & Services (95,7% dei ricavi nel 2018) comprende quattro linee di business:
- Large Industries, che propone soluzioni per gas ed energia ai clienti nei settori dei metalli, prodotti chimici, raffinazione ed energia, che sono essenziali per la loro produzione industriale;
- Industrial Merchant, che serve una vasta gamma di mercati e clienti: artigiani, PMI, gruppi industriali multinazionali, offrendo soluzioni per l’implementazione e l’ottimizzazione dei loro processi industriali;
- Sanità, che fornisce gas e prodotti medici,prodotti speciali e servizi;
- Elettronica, che propone soluzioni ai mercati dei semiconduttori, degli schermi piatti e del fotovoltaico
E’ organizzata in quattro regioni geografiche: Europa, Americhe, Asia-Pacifico e Medio Oriente & Africa.
Il settore Engineering & Constructions progetta, sviluppa e realizza impianti di produzione di gas industriali per la Società e terzi, nonché impianti nei settori tradizionali, rinnovabili e di energia alternativa.
Infine, il segmento Global Markets & Technologies offre soluzioni tecnologiche (molecole, attrezzature e servizi) per supportare i nuovi mercati della transizione energetica, della logistica marittima e della tecnologia avanzata.
Il conto economico
L’Ebitda risulta in aumento dell’1,4% a 5,2 miliardi (24,8% dei ricavi) rispetto ai 5,1 miliardi del 2017 (25,3% del fatturato).
Maggiore è stata la crescita dell’Ebit (+2,5%) dai 3,36 miliardi del 2017 (16,5% dei ricavi) ai 3,45 miliardi del 2018 (16,4% del fatturato) grazie all’aumento dell’Ebitda e alla sostanziale stabilità degli ammortamenti.
Infine, nonostante il miglioramento della gestione finanziaria(da oneri netti per 484,2 milioni a oneri netti per 348,6 milioni)e il contenimento delle perdite non ricorrenti (343,5 milioni nell’esercizio 2017 vs. 161,8 milioni nel 2018), il maggior carico fiscale (da 207,3 milioni a 730,7 milioni)determina una contrazione del 3,7% dell’utile netto a 2,2 miliardi (10,5% dei ricavi). Nel 2017 il risultato netto era stato di 2,3 miliardi, pari all’11,3% del fatturato.
Breakdown ricavi
L’esercizio 2018 ha visto un fatturato attestarsi a 21,0 miliardi in aumento del 3,3% rispetto ai 20, 3 miliardi del 2017. Al risultato hanno contribuito tutte le business units, con la divisione Gas & Services in progresso del 22,4% a 20,1 miliardi (95,7% del totale), la divisione Engineering & Constructions in crescita del 28,4% a 430 milioni (2,0% del totale) e la divisione Global markets & Technologies in avanzo del 2,3% a 474 milioni (2,3% del totale).
Più in dettaglio la divisione Gas & Services, che rappresenta la maggior parte del fatturato,ha visto i ricavi del business Large Industries crescere del 6,5% a 5,7 miliardi, quelli dell’Healthcare salire del +2,5% a 3,5 miliardi e quelli dell’Electronics segnare un +6,8% a 1,8 miliardi
È risultato invece in controtendenza il fatturato di Industrial merchant che registra un -0.9% a 9,2 miliardi.
Sempre la divisione Gas & Services realizza i suoi ricavi per il 39,7% nelle Americhe (7,9 miliardi nel 2018, -2,1% a/a), per il 35,4% in Europa (7,1 miliardi nel 2018, +4,9% a/a), per il 21,7% nell’area APAC (4,4 miliardi, +6,8% a/a) e per il restante 3,3%nella regione Medio Oriente e Africa (655 milioni, +3,1% a/a).
Lo stato patrimoniale
La struttura finanziaria vede il patrimonio netto passare dai 16,7 miliardi del 31 dicembre 2017 (con ratio Total Asset / Equity del2,45x) ai 18,2 miliardi del 31 dicembre 2018 (con ratio Total Asset / Equity dell’2,31x).
Al contrario, l’indebitamento finanziario scende dai 13,4 miliardi di fine 2017 ai 12,5 miliardi di fine 2018, con la componente a breve che presenta un saldo debitorio di 825 milioni (debitorio per 845 milioni a fine 2017).
La contrazione dell’indebitamento finanziario netto e la contestuale crescita dell’Ebitda e del patrimonio netto, determinano la riduzione sia del rapporto Net debt / Ebitda da 2,60x a 2,40x, sia del ratio Net debt / Equity da 0,80x a 0,69x.
Infine, il calo dell’utile netto e la dinamica sopra esposta dell’equity portano alla riduzione del roe dal 13,7% al 12,1%.
I flussi di cassa
I flussi di cassa operativi nel 2018 sono stati pari a 4,3 miliardi, già inclusivi dei 188,3 milioni liberati dal capitale circolante netto, e sono stati impiegati per 1,8 miliardi nell’attività di investimento, per 1,1 miliardi nella distribuzione dei dividendie per ulteriori 1,1 miliardi nel rimborso di debiti finanziari.
Previsioni degli analisti
In base ai dati raccolti da Bloomberg, le view degli analisti sull’azione ordinaria possono essere così sintetizzate:
Andamento dell’azione ordinaria
Il 2018, iniziato sui 105 euro,è stato un anno a due velocità per l’azione della società che dopo una brusca discesa a inizio febbraio che in poche sedute è passato da eur 109 a eur 97, a inizio aprile è rimbalzato fino agli eur 112 del 18 maggio.
Successivamente il titolo ha ritracciato pur mantenendosi sostanzialmente sopra il supporto a eur 105 per tentare di rompere, senza successo la resistenza a 115 euro già testata a maggio 2017.
L’ultimo allungo a gennaio 2019 ha però portato l’azione agli attuali livelli intorno a 116 euro, sui massimi da novembre 2015.