Avvio in rialzo per Stm, che dopo 20 minuti di scambi guadagna il 3% a 16,5 euro, registrando la miglior performance fra i titoli del Ftse Mib (-0,6%).
Prima dell’apertura dei mercati, il produttore di microchip ha diffuso i risultati del primo trimestre 2019, in cui ha registrato ricavi poco sotto le attese e un margine lordo superiore alle stime. Le previsioni per il secondo trimestre sul margine lordo hanno parzialmente deluso gli analisti, fissandosi al 38,5% (più o meno 200 punti base), contro il 38,9% atteso. Per i ricavi netti ci si aspetta in aumento di circa il 2,4% (più o meno 350 punti base) rispetto al trimestre precedente.
Le spese in conto capitale per il 2019 sono state abbassate a 1,1 – 1,2 miliardi di dollari rispetto a 1,2 – 1,3 miliardi di dollari previsti inizialmente.
Il Ceo Jean-Marc Chery ha però annunciato di prevedere un miglioramento nella seconda parte dell’anno rispetto al primo semestre, sui mercati finali Industriale, Automotive e Personal Electronics. Confermata la guidance sui ricavi per il 2019, attesi fra 9,45 e 9,85 miliardi di dollari.
Indicazioni che contrastano in parte con quelle del chipmaker statunitense Texas Instruments. Il CFO Rafael Lizardi ha infatti sollecitato una certa cautela in merito al potenziale rimbalzo della domanda dei clienti nel prosieguo dell’anno, fornendo una prospettiva più prudente rispetto alle previsioni iniziali sul secondo trimestre del 2019.
Da seguire in serata i conti del produttore olandese di apparecchiature a semiconduttori ASM International, che diffonderà la trimestrale dopo la chiusura dei mercati europei.
Infine, Samsung ha annunciato un piano per investire circa 116 miliardi di dollari nel prossimo decennio nella produzione di chip avanzati, nel tentativo di contrastare Intel e assicurarsi un maggior controllo dell’industria globale dei semiconduttori.