Il Consiglio di sicurezza nazionale britannico, presieduto dal premier Theresa May, ha approvato la partecipazione di Huawei allo sviluppo delle reti di telecomunicazione 5G nel Regno Unito.
A riportarlo è il Daily Telegraph, secondo cui il contributo del colosso cinese sarebbe limitato alla realizzazione di antenne e altre “parti non essenziali” dell’infrastruttura tecnologica, per limitare i rischi di spionaggio e cyber attacchi da Pechino.
Si teme infatti che le apparecchiature di Huawei, leader nella nuova tecnologia di internet mobile ultraveloce, consentano di spiare le comunicazioni nei Paesi che le adoperino.
Motivo che ha portato gli Stati Uniti ad organizzare un vertice con gli Stati europei, in programma a inizio maggio a Praga, per adottare nuove misure di sicurezza ed escludere il gigante cinese dalle gare per la costruzione delle reti 5G.
Australia e Nuova Zelanda hanno già annunciato l’intenzione di boicottare Huawei, mentre la Germania ha recentemente comunicato che continuerà a lavorare con l’azienda cinese qualora rispetti i requisiti di sicurezza decisi dall’autorità locale per le telecomunicazioni. Il Principato di Monaco, infine, ha siglato un accordo per divenire il primo stato al di fuori della Cina ad affidare lo sviluppo della connettività 5G a Huawei.