Nel pomeriggio i principali listini europei si muovono prevalentamente in territorio negativo, con Milano in area 21.700 punti (-0,1%) in una giornata caratterizzata da scambi ridotti per il principale listino italiano in virtù della festività del 25 aprile.
Intorno alle ore 16:00, il Ftse 100 di Londra cede lo 0,8%, il Cac40 di Parigi lo 0,6%, il Dax di Francoforte lo 0,4% mentre l’Ibex35 di Madrid viaggia sulla parità. Nel frattempo a Wall Street apertura in rosso per il Dow Jones (-0,8%) e lo S&P500 (-0,2%) e in lieve rialzo per il Nasdaq (+0,5%).
Negli ultimi giorni i mercati hanno in parte risentito dei rinnovati segnali di rallentamento dell’economia dell’Eurozona, dopo che la fiducia delle aziende in Francia e Germania è calata disattendendo le attese degli analisti.
Un rallentamento confermato ancora una volta anche dalla Banca centrale europea che, con la diffusione del bollettino, ha sottolineato come la crescita dell’Eurozona sarà debole nei prossimi mesi, scontando prevalentemente un rallentamento della domanda estera, accentuata da fattori specifici a livello di paese e settore. Situazione che richiede, come sottolineato dall’Istituto, un ampio grado di accomodamento monetario al fine di preservare condizioni di finanziamento favorevoli e sostenere l’espansione economica.
Indicazioni contrastanti dai dati macro USA. Gli ordini di beni durevoli sono aumentati del 2,7% a marzo (preliminare), superando sia le attese (+0,8%) sia la rilevazione di febbraio (-1,1% rivisto da -1,6%). D’altro canto le richieste di sussidi di disoccupazione settimanali (20 aprile) sono invece state pari a 230mila unità, sopra al consensus (200mila unità) e alle 193mila unità della settimana precedente (riviste lievemente al rialzo dalle 192mila unità).
Sui minimi da due anni negli ultimi giorni, il cambio euro/dollaro scende al 1,114 mentre il dollaro/yen viaggia a 111,67 dopo che la Banca del Giappone ha tagliato le sue previsioni di crescita economica e si è impegnata a mantenere bassi i tassi.
Tra le materie prime, salgono le quotazioni del greggio con il WTI a 65,95 dollari al barile (+0,1%) e il Brent a 74,98 dollari al barile (+0,5%), dopo l’aumento oltre le attese delle scorte Usa evidenziato nei dati Eia di ieri.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale a 270 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,69 per cento.
Tornando a Piazza Affari, Juventus guida il Ftse Mib (+5,9%). Acquisti anche su Banca Generali (+2,1%) e Azimut (+1,7%). In coda Tenaris (-2,4%).