Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in flessioni dello 0,3%, sovraperformando sia il Ftse Mib sia l’Euro Stoxx 600 Utilities, entrambi in calo dello 0,8 per cento.
Tra le Big, tutte in territorio negativo, ha fatto meglio A2A che ha chiuso poco sotto la parità (-0,1%).
Segue Enel (-0,3%) la cui produzione netta di energia elettrica nel 1° trimestre 2019 a livello di gruppo è stata pari a 59.097 GWh, in calo del 5% su base annua. Andamento positivo invece per le vendite di energia elettrica, pari al +6,5%.
Terna (-0,3%) ha sottoscritto una ESG linked Revolving Credit Facility di back-up, nella forma di una linea “committed” per un ammontare complessivo di 1,5 miliardi, di durata di 5 anni.
Tra le Mid, ha fatto meglio Ascopiave (+0,5%) che è salita al 5,2% del capitale acquistando ulteriori 178,5mila azioni proprie.
Gli azionisti hanno approvato il bilancio del 2018, deliberando anche la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,125 euro per azione.
Inoltre l’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,2133 euro per azione, remunerazione su richiesta del socio Asco Holding.
E’ stata anche approvata la fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione nella stessa multi utility veneta.
Tra le Small, in territorio positivo Edison (+0,2%), sulla parità Acsm-Agam.
In coda Alerion Clean Power (-2,5%), dopo che gli azionisti hanno esaminato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 e approvato il bilancio di esercizio.
L’assemblea ha, inoltre, approvato la proposta del Cda di distribuzione di un dividendo, mediante distribuzione parziale di riserve, di 0,034 euro per azione.
Il Cda della società è stato autorizzato dai soci all’acquisto di azioni proprie, per un periodo di 18 mesi.