Il mancato superamento dell’importante resistenza statica posizionata a 2,165 euro ha favorito delle prese di beneficio sulle quotazioni dei titoli dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna che, tuttavia, si sono esaurite sul supporto statico posizionato a 2,026 euro, non lontano quindi dalla media mobile a 200 sedute, attualmente in transito a 2,032 euro.
La tenuta di questi livelli rappresenta un chiaro segnale di forza per i corsi delle azioni Banco Bpm che, a questo punto, potrebbero tentare un nuovo allungo in direzione di una prima barriera posizionata a 2,12 euro, al di sopra della quale la resistenza fondamentale da monitorare è rappresentata da 2,165 euro. Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe consentire alle quotazioni dei titoli della banca milanese di riprendere il movimento ascendente di medio periodo che così metterebbero rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 2,204 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 2,262 euro.
L’eventuale cedimento del sopracitato supporto posizionato a 2,026 euro, al contrario, potrebbe favorire la ripresa della pressione dei venditori sui corsi delle azioni Banco Bpm, con possibile discesa fino al successivo supporto posto a 1,9785 euro, al di sotto del quale i successivi target di breve periodo sono individuabili a 1,9055 euro prima e a quota 1,8244 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Banco Bpm è pari al +4,2% (-24,9% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 14 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,51 euro, con un potenziale rialzista del 22,4 per cento.
Prezzo di riferimento: 2,05 euro
+10,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,262 euro;
+7,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,204 euro;
+5,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,165 euro;
+3,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,12 euro;
-1,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,0260 euro;
-3,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,9785 euro;
-7,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,9055 euro;
-11,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,8244 euro.