In un primo trimestre 2019 di forte ripresa dei mercati azionari, nonché positivo per il settore healthcare e ancora di più per quello delle biotecnologie, BB Biotech ha registrato una utile netto di Chf 890 milioni, in forte aumento rispetto ai Chf 28 milioni del primo trimestre 2018.
Nella prima frazione del 2019 le azioni Bb Biotech hanno evidenziato un rialzo del 24,2% in Chf e del 25,4% in euro.
Il Nav ha riportato un incremento del 31,1% in Chf, del 32,3% in euro e del 29,4% in dollari. Una performance superiore a quella del benchmark di riferimento Nasdaq Biotech Index (+15,5%).
Dall’esame del portafoglio si rileva che le maggiori partecipazioni sono quelle detenute in Ionis Pharmaceuticals (15,8%), cui seguono Incyte (7,8%), Neurocrine Biosciences (7,5%), Vertex Pharmaceuticals (6%), Sage Therapeutics (5,5%), Celgene (5,2%) e Agios Pharmaceuticals (5%).
In relazione alle modifiche del portafoglio nel periodo in esame la società ha continuato a ridurre gli investimenti in titoli large cap, incrementando il peso delle società a piccola e media capitalizzazione già in portafoglio, nonché quella di nuove società attive nelle terapie geniche.
Nello specifico, i proventi derivanti dalla vendita delle restanti azioni Regeneron e dalle continue prese di beneficio sulle posizioni in Gilead, Celgene, Incyte, Vertex e Ionis sono stati reinvestiti in Agios, Nektar, Kezar, Intercept ed Esperion. Risorse che sono state anche impiegate per incrementare le partecipazioni in Audentes e Sangamo, attive nelle terapie geniche.
BB Biotech ha poi partecipato all’aumento di capitale di Myokardia, operazione che contribuirà a sostenere lo sviluppo del farmaco Mavacamten e a diversificare ulteriormente la pipeline.
Inoltre, ha aperto due nuove posizioni in Crispr Therapeutics e Homology Medicines, specializzate nelle terapie geniche.
Settore caratterizzato da sempre più rapidi progressi nella ricerca, ma ancora nelle prime fasi di sviluppo e nel quale BB Biotech investe circa il 4% del portafoglio.
Altrettanto innovativo e promettente il comparto delle terapie a base di RNA, con una esposizione del portafoglio della holding svizzera pari al 25% delle posizioni.
Il primo trimestre 2019 è stato inoltre caratterizzato da importanti eventi che hanno interessato alcune delle società partecipate.
L’anno in corso è iniziato con l’annuncio dell’offerta da 74 miliardi di dollari su Celgene da parte di Bristol Myers Squibb (BMS).
In base ai termini dell’operazione, per ogni azione di quest’ultima verranno corrisposti 50 dollari, un’azione BMS e un contingency value right (CVR) fino a 9 dollari in caso di approvazione dei tre principali candidati in fase di sviluppo presenti nella pipeline di Celgene. La transazione dovrebbe concludersi nel terzo trimestre 2019, con un
significativo apporto di liquidità per BB Biotech.
Inoltre diverse società in portafoglio, quali Sage Therapeutics, Vertex e Macrogenics, hanno comunicato importanti risultati raggiunti nell’ambito delle ricerche e nelle sperimentazioni condotte.
Il management prevede che nel 2019 le società in portafoglio continueranno a raggiungere importanti traguardi, proseguendo la dinamica positiva del primo trimestre.
Inoltre segnala che i titoli delle società biotech a grande capitalizzazione sono al momento complessivamente scambiati a prezzi nettamente inferiori al valore intrinseco e che i successi dei farmaci in pipeline e le nuove acquisizioni societarie dovrebbero imprimere un deciso rialzo alle valutazioni.
Sempre più numerosi i segnali positivi anche sul fronte M&A.
La società riporta poi che il sistema sanitario statunitense, ampiamente influenzato da Alex Azar (HHS) e Scott Gottlieb (FDA), continuerà a progredire verso una maggiore trasparenza dei prezzi, nonostante i disaccordi tuttora in corso tra contribuenti, distributori farmaceutici (Pharmacy Benefit Manager, PBM), fornitori e industria farmaceutica.
BB Biotech si aspetta che il nuovo commissario della FDA Ned Sharpless, già a capo del National Cancer Institute, porti avanti le iniziative promosse da Gottlieb, dedicandosi inoltre alla riduzione delle barriere esistenti in termini di tempistiche, finanziamenti e accesso a nuovi farmaci innovativi.
L’impegno proficuo e di lunga data a investire in tecnologie di punta per soddisfare esigenze mediche ancora senza risposta, partecipando alla creazione di valore economico sostenibile, supporta le prospettive favorevoli di BB Biotech.
Infine, il management continuerà a riposizionare il portafoglio conformemente alla strategia annunciata nella seconda metà del 2018, con la vendita delle restanti posizioni large cap, l’inclusione di nuove partecipazioni in promettenti società a piccola e media capitalizzazione e l’attuazione di una gestione attiva volta a ottimizzare i rendimenti degli azionisti.