Mercati – Europa cauta in attesa della prima lettura del Pil americano

Intorno alle ore 11:55 il Ftse Mib di Milano cede lo 0,5% in area 21.610 punti. In ribasso anche il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,2%) mentre il Cac40 di Parigi e il Dax di Francoforte si muovono sulla parità.

In una giornata priva di dati macro rilevanti per il Vecchio Continente, l’attenzione degli operatori è rivolta verso la prima la prima lettura del Pil americano del primo trimestre 2019, che fornirà indicazioni su come l’economia americana ha risposto al periodo di shut down in una fase di tensione sui mercati globali.

Il dato potrebbe offrire inoltre agli investitori ulteriori spunti di riflessione, proprio ora che la stagione delle trimestrali sta entrando nel momento clou, sulla solidità del rally azionario da inizio anno.

L’aggiornamento del giudizio di S&P sull’Italia arriverà invece solamente a mercati chiusi. Ricordiamo in merito che a ottobre Standard & Poor’s aveva confermato il giudizio “BBB” ma rivisto l’outlook da stabile a negativo.

La possibilità di una bocciatura e revisione al ribasso del rating italiano sembra essere una possibilità concreta, visto anche il deteriorarsi del contesto economico in senso generale,  scenario però già scontato dall’obbligazionario italiano.

Nel frattempo lo spread Btp-Bund si attesta a 267 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,66 per cento.

Ieri, nella giornata del bollettino della BCE, il vice-governatore De Guindos ha sottolineato che la crescita si stabilizzerà ribadendo come l’Istituto sia pronto ad utilizzare tutti i suoi strumenti a disposizione, non escludendo di conseguenza un ritorno del QE.

Sul mercato valutario, l’euro/dollaro continua a mantenersi sui minimi da quasi due anni a 1,114. In lieve rialzo il dollaro/yen a 111,72.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,3%) a 64,3 dollari e il Wti (-1,4%) a 73,3 dollari, che si avviano comunque a chiudere l’ottava settimana consecutiva al rialzo, migliore striscia positiva dal 2015.

Tornando a Piazza Affari, Telecom Italia si posiziona in testa al Ftse Mib (+1,4%). Acquisti anche su Amplifon (+1%) e Diasorin (+0,4%). Le quotazioni del greggio spingono al ribasso i petroliferi con Tenaris a -3,4% e Saipem a -3,5%.