Dal maggio dello scorso anno le quotazioni del gruppo media di Cologno Monzese stanno effettuando un ampio movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 3,038 euro e il fondamentale supporto, sempre statico, a 2,426 euro.
All’interno di un quadro tecnico sostanzialmente neutrale anche nel breve periodo, da circa una settimana i corsi delle azioni Mediaset stanno “lavorando” un’importante resistenza statica e dinamica, attualmente in transito, a 2,94 euro. Una resistenza, il cui superamento potrebbe consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo controllato da Fininvest (41,09% del capitale sociale) un allungo in direzione della sopracitata parete superiore del canale laterale di lungo/medio periodo passante per 3,038 euro, al di sopra del quale il miglioramento del quadro grafico di lungo/medio periodo (a positivo dal precedente neutrale) potrebbe permettere di raggiungere rapidamente gli obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 3,10 euro prima e a quota 3,152 euro in seguito.
Nel caso in cui dovesse fallire un nuovo attacco alla resistenza statica posizionata a 2,94 euro, i corsi delle azioni Mediaset, al contrario, potrebbero nuovamente andare a testare un primo supporto statico posto a 2,844 euro, al di sotto del quale il successivo livello da monitorare è individuabile a 2,814 euro. L’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe poi far scivolare le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo posizionabile a 2,75 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 2,686 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Mediaset è pari al +6,8% (-15% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 17 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,68 euro, con un potenziale ribassista dell’8,5 per cento.
Prezzo di riferimento: 2,93 euro
+7,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,152 euro;
+5,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,10 euro;
+3,7% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,038 euro;
+0,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,94 euro;
-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,884 euro;
-4,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,814 euro;
-6,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,75 euro;
-8,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,686 euro.