Banche (-3,2%) – Settimana di segni rossi, si salva Bper (+0,6%)

Il Ftse Italia Banche nelle ultime 4 sedute ha registrato un calo dell’3,2% sovraperformando l’analogo europeo (-3,7%) e rallentando il Ftse Mib (-1%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, con stime IFO sotto le attese e in attesa che Stati Uniti e Cina possano effettivamente arrivare ad un accordo sulla questione commerciale. A tal proposito, è stata confermata la presenza della delegazione statunitense in Cina per il prossimo 30 aprile.

Il rallentamento dell’economia a livello europeo è stato confermato ancora una volta anche dalla Bce che, con la diffusione del bollettino, ha sottolineato come la crescita dell’Eurozona sarà debole nei prossimi mesi. Intanto la crescita del Pil degli Usa, nella lettura preliminare del 1 trimestre, risulta pari al 3,2% (contro l’1,8% atteso da economisti).

Piatta la situazione sul fronte Brexit. Si ricorda che il Consiglio UE ha concesso un rinvio flessibile dell’uscita del Regno Unito fino al prossimo 31 ottobre. In questo lasso di tempo il premier inglese, Theresa May, dovrà fare in modo che il parlamento britannico approvi l’accordo.

Per quanto riguarda l’Italia, nella bozza Def approvata martedì scorso in consiglio dei Ministri il Governo ha rivisto le stime di crescita per il 2019 allo 0,2% dall’1%, con il rapporto deficit/Pil che salirebbe al 2,4% dal 2,04 per cento.

Il comparto bancario, dopo le sedute negative di martedì e mercoledì ha chiuso sulla parità le ultime due sedute, anche in attesa del giudizio di Standard & Poor’s sul rating italiano, pubblicato venerdì sera.

Tra i titoli del Ftse Mib, chiude in positivo Bper (+0,6%) mentre tiene botta Mediobanca (-0,9%). Unicredit perde il -5,4% appesantita dai rumors su un possibile interesse per Commerzbank.

Ubi (-4%) si ricorda che il ceo di Ubi, Victor Massiah (appena riconfermato) ha aperto a possibili M&A.

Le Mid Cap chiudono tutte in negativo. Credem (-2,1%) la migliore e Creval (-7,3%) la peggiore. L’Ad dell’istituto valtellinese ha detto che il nuovo piano sarà focalizzato sul credito alle pmi.

Frena ancora Popolare Sondrio (-6,6%) dopo il rally di settimana scorsa, spinto dalle voci che il Governo potrebbe prorogare a fine 2020 il termine per la trasformazione in spa.

Vendite anche su Mps (-5,9%), dopo che l’Ad Marco Morelli ha fatto riferimento a possibili scenari di aggregazione.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisione della Consob, in attesa di capire le mosse di BlackRock in vista della scadenza di metà maggio prorogata dalla Bce per la presentazione delle offerte vincolanti, mentre è sempre più concreta la conversione del bond da parte dello Schema Volontario del Fitd. Intanto ieri la stampa ha riportato che BlackRock avrebbe inviato il nuovo piano alla Bce.