Ottimo avvio di seduta per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 09:50 il Ftse Italia Banche segna un rialzo dell’1,8%, dopo avere lasciato sul terreno il 3,2% nella scorsa ottava.
A favorire il rimbalzo del settore creditizio è la discesa dello spread Btp-Bund in area 255 pb dagli oltre 260 punti dello scorso venerdì (fonte Mts Markets). Nella settimana appena archiviata lo spread si era anche portato in area 270 pb in scia alle schermaglie all’interno del Governo sul “decreto crescita”.
Il tutto dopo che, lo scorso venerdì a mercati chiusi, l’agenzia Standard & Poor’s ha confermato il giudizio ‘BBB’ sull’Italia con outlook negativo. L’agenzia americana, come riportato dalla stampa, ha comunque ribadito gli elementi di debolezza del Paese.
Per l’esecutivo e per le banche S&P ha rimarcato “un marcato deterioramento delle condizioni finanziarie esterne. Ii continui cambiamenti politici indeboliscono il potenziale di crescita del Paese”. L’agenzia sottolinea come l’economia tricolore “sarà in una fase di stallo quest’anno”, facendo presente che il debito pubblico è in aumento”.
In rimonta tutti i titoli del Ftse Mib, con Ubi (+3,1% a 2,79 euro), Banco Bpm (+3,5%% a 2,13 euro), Bper (+2,9% a 4,33 euro), UniCredit (+2,2% a 12,34 euro), Intesa Sanpaolo (+2,1% a 2,33 euro) e, più arretrata, Mediobanca (+1,3% a 9,53 euro).
Stesso copione sul Mid Cap, a partire da Mps (+3,7% a 1,36 euro), passando per Creval (+2,4% a 0,0717 euro), Credem (+1,2% a 5,15 euro) e Popolare Sondrio (+1,8% a 2,45 euro).