Banca Finnat ha confermato il giudizio “hold” sulle azioni Grifal modificandone il fair value a 4,6 euro, in linea con l’attuale quotazione.
La revisione segue alla pubblicazione dei risultati dell’esercizio 2018, che ha parzialmente risentito del rallentamento economico in Italia e Germania. Il gruppo è riuscito comunque ad ottenere una crescita di tutti gli aggregati, in particolare dell’Ebitda a 2,2 milioni (+19,1%).
Su queste basi Banca Finnat ritiene possano rimanere inalterate le capacità di crescita reddituale dell’azienda nel periodo 2018/2023, grazie principalmente alle immutate potenzialità di cArtù di affermarsi sul mercato come prodotto di punta per il packaging industriale.
I ricavi dovrebbero dunque raggiungere i 47,8 milioni nel 2023 con una crescita media annua superiore al 20% mentre l’Ebitda è stimato a 10,3 milioni (Cagr del 36%), con un margine che dovrebbe passare dal 12,7 al 21,6 per cento.
L’Ebit è previsto nel 2023 a 7,9 milioni (Cagr del 60%), con un’incidenza che dovrebbe salire dal 4,2 al 16,5 per cento, mentre l’utile netto è atteso a 5,1 milioni (Cagr del 68%).
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