Il mancato superamento della resistenza statica posizionata a 60,80 euro ha interrotto il movimento ascendente avviato dalle quotazioni dei titoli della holding della famiglia Agnelli lo scorso 2 gennaio, favorendo l’avvio di una fase laterale tra la sopracitata resistenza e il supporto statico posto a 57,60 euro.
L’eventuale cedimento della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 57,50 euro, potrebbe così favorire un deciso aumento della pressione dei venditori sui corsi delle azioni Exor, dato che il definitivo deterioramento del quadro grafico di medio periodo (a neutrale dal precedente positivo) potrebbe provocare una rapida discesa fino al successivo supporto posto a 55,62 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da John Elkann potrebbero poi scivolare verso un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 54,48 euro, al di sotto del quale il successivo target è posizionabile a quota 53,24 euro.
Lo scenario negativo appena delineato potrebbe essere accantonato nel caso di rapido ritorno dei corsi delle azioni Exor sopra una prima resistenza statica posizionata a 59,64 euro dato che in questo caso ci potrebbe essere campo libero per un allungo verso la successiva barriera posta a 60,80 euro. L’eventuale superamento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe favorire la ripresa del trend rialzista di medio periodo per le quotazioni dei titoli del gruppo in esame con obiettivi rialzisti di breve termine individuabili a 62,10 euro prima e a quota 63,76 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Exor è pari al +23,7% (-7,5% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 6 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 65,47 euro, con un potenziale rialzista del 12 per cento.
Prezzo di riferimento: 58,44 euro
+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 63,76 euro;
+6,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 62,10 euro;
+4,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 60,80 euro;
+2,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 59,64 euro;
-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 57,50 euro;
-4,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 55,62 euro;
-6,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 54,48 euro;
-8,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 53,24 euro.