Autostrade Meridionali ha chiuso il primo trimestre 2019 con ricavi netti da pedaggio per 20,2 milioni, in diminuzione dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Il calo è essenzialmente dovuto alla variazione negativa del traffico pesante rispetto all’analogo periodo 2018 (-1,8%), pari a circa 360mila euro, a fronte di una variazione complessiva del traffico sostanzialmente in linea (+0,1%).
L’Ebitda è pari a 8,0 milioni, in calo del 5,7%, soprattutto a causa di maggiori interventi di manutenzione realizzati nel periodo. L’Ebitda margin si riduce dal 41,5% al 39,8 per cento.
L’Ebit si attesta a 7,9 milioni, in decremento del 6,1% rispetto ai primi tre mesi del 2018.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 1,4 milioni, rispetto a 1,6 milioni dell’esercizio precedente.
L’utile del periodo è pari a 4,5 milioni, in diminuzione del 5,3 per cento.
Al 31 marzo 2019 la posizione finanziaria netta complessiva della Società, inclusiva delle attività finanziarie non correnti, presenta un saldo positivo per 191,2 milioni mentre al 31 dicembre 2018 ammontava a 184,7 milioni.
In merito alla gara per la riassegnazione della concessione della attività di manutenzione e gestione dell’autostrada Napoli – Pompei – Salerno, scaduta oltre sei anni fa, si ricorda che il Consiglio di Stato ha confermato l’esclusione dell’offerta a suo tempo presentata da Autostrade Meridionali, così come quella concorrente presentata dal Consorzio SIS.
Pertanto, il Concessionario uscente (Autostrade Meridionali) resta obbligato a proseguire nella ordinaria amministrazione dell’autostrada fino all’aggiudicazione della nuova concessione o al trasferimento della gestione stessa.
In ogni caso, la prosecuzione dell’attività aziendale e la restituzione dei finanziamenti concessi alla Società sarà garantita o dall’aggiudicazione in capo ad Autostrade Meridionali di una nuova concessione, o dall’incasso dell’indennizzo versato dal concessionario subentrante.
Il prolungarsi delle operazioni di gara per l’individuazione del nuovo concessionario dell’infrastruttura potrebbe comportare nel breve – medio periodo maggiori oneri di manutenzione. La società sta impugnando il provvedimento che ha negato l’adeguamento tariffario per l’anno 2019.
In considerazione di quanto sopra esposto, si prefigura un andamento della gestione stabile rispetto a quanto osservato nel corso del 2018.