Fine Foods – Oltre 30 anni di crescita e innovazione

Fine Foods & Pharmaceuticals NTM è approdata all’Aim il 1° ottobre a seguito della business combination con la Spac Innova Italy 1, ed archivia il bilancio 2018 con ricavi a 139 milioni (+17%), Ebitda a 18,7 milioni (+20%) e utile netto a 8,7 milioni (+40%), mentre la cassa si posiziona a 47 milioni e sarà destinata allo sviluppo. “Risultati più che eccellenti in quanto – come spiega Giorgio Ferraris, AD della società –sono stati ottenuti in un anno che ci ha visti impegnati in tre attività straordinarie: la quotazione in Borsa e l’espansione dello stabilimento di Zingonia (Integratori Alimentari) e di Brembate (Prodotti Farmaceutici).”  Dall’ingresso in Borsa il titolo ha guadagnato il 6,7%, sovraperformando l’indice di riferimento che ha mostrato un calo di oltre il 5 per cento.

Fine Foods è stata fondata nel 1984 ed è diventata il maggiore produttore italiano indipendente in conto terzi o CDMO (contract development and manufacturing organization) di prodotti nutraceutici e farmaceutici in tutte le forme solide orali. Prodotti sviluppati e realizzati per conto delle più importanti imprese nei settori di riferimento nei tre stabilimenti dislocati in prossimità di Bergamo: Zingonia (integratori alimentari), Brembate e Nembro (farmaci).

La quotazione all’Aim, dello scorso 1° ottobre, è avvenuta a seguito della fusione con la Spac Innova Italy 1, con l’obiettivo, con l’obiettivo di accelerare la crescita e passare all’MTA. L’operazione ha portato 100 milioni nelle casse di Fine Foods, che così oggi dispone di 47 milioni di liquidità per accelerare la crescita anche per linee esterne.

Il tutto dopo aver archiviato il 2018 con una ulteriore e significativa crescita. I ricavi sono infatti aumentati del 17% a 139 milioni grazie al positivo apporto di entrambe le aree di business Food e Pharma, un Ebitda di 18,7 milioni (+20%) e un utile netto in ascesa del 40% a 8,7 milioni. Un trend che dovrebbe essere confermato nel prossimo futuro.

Obiettivo a cui daranno un contributo significativo l’espansione dei siti produttivi di Zingonia (+80%) e di Brembate (120%)iniziata nel 2016. Investimenti a cui sono stati già destinati rispettivamente 18,1 milioni e 14,7 milioni e che si completeranno nel primo semestre 2019. Iniziative grazie le quali soddisfare la crescente richiesta dei clienti.

Ma c’è pure altro in quanto, come sottolinea Giorgio Ferraris, Amministratore delegato di Fine Foods “consolideremo la strategia intrapresa negli ultimi anni continuando a puntare alla piena soddisfazione della propria clientela, attuale e potenziale, mentre valuteremo con grande attenzione le opportunità che il mercato offre in termini di acquisizioni”.

Attività

Fine Foods ha ampliato progressivamente la propria attività ed oggi produce con standard elevati attraverso 92 linee oltre 1.300 prodotti diversi e personalizzati sulle esigenze di ciascuno degli oltre 100 clienti, fra i quali operatori farmaceutici e nutraceutici come Bayer, Menarini e Mylan.

Il modello di business prevede fino a quattro fasi a partire da un’iniziale attività di Business Development presso i clienti con iniziative commerciali di manager dedicati, la partecipazione a fiere e convegni nonché la sponsorizzazione di specifici eventi.

La società procede con lo sviluppo della formula sulla base di uno studio accurato degli obiettivi del cliente, verifiche regolamentari e autorizzative e la produzione di campioni in laboratorio.

La fase successiva prevede l’effettuazione di test di stabilità per verificare la resistenza del “formulato” nel tempo e all’influenza di svariati fattori, la proposta commerciale, nonché le prove di produzione. Superata la sperimentazione preliminare si passa all’industrializzazione del prodotto trasferendo a livello industriale i dati ottenuti in laboratorio.

Posizionamento competitivo e principali mercati

Fine Foods è divenuto il maggior operatore italiano ed uno dei pochi attori attivi in Europa in entrambi i mercati, farmaceutico e nutraceutico, nel settore del contract development and manufacturing organization o CDMO.

Business in costante crescita poiché i dati Euromonitor dal 2012 al 2017 in Europa nel settore delle vitamine e degli integratori mettono in luce un tasso annuo di crescita composto (Cagr) del 4,8% (da 10,3 miliardi a 13 miliardi) mentre studi di settore prevedono un Cagr del 4,9% dal 2017 al 2022, quando il volume d’affari dovrebbe superare i 16,5 miliardi.

Secondo la stessa fonte, il settore farmaceutico, contraddistinto da una notevole stabilità e fedeltà dei clienti nei confronti di fornitori di livello elevato, è cresciuto in Europa con un cagr del 2,7% dal 2012 al 2017, passando da 282 miliardi a 322 miliardi, e studi di settore prevedono un cagr del 2,6% fino al 2022 a 367 miliardi.

Conto economico

Si precisa che i dati 2018 sono stati posti a confronto con quelli di Fine Foods & Pharmaceuticals prima della business combination.

Nel 2018 la società ha realizzato ricavi pari a 139,4 milioni, in aumento del 17%  beneficiando del contributo positivo di entrambe le aree di business Food e Pharma.

Una performance che si è riflessa sui margini operativi, dove l’Ebitda con una crescita del 20,3% si è portato a 18,7 milioni mentre l’Ebit a 10,2 milioni (+13,6%), dopo ammortamenti e svalutazioni aumentati del 29,5% e pari a 8,5 milioni.

I conti hanno poi beneficiato del positivo apporto della gestione finanziaria, che ha consuntivato con 0,2 milioni di proventi netti rispetto ad oneri per 0,4 milioni di un anno prima, e della minore imposizione fiscale.

Tutto ciò ha consentito il sensibile aumento dell’utile netto a 8,7 milioni (+40,4%).

Breakdown ricavi

Positivo l’andamento di entrambe le aree di business, la cui performance è attribuibile essenzialmente ad una crescita organica, in assenza di operazioni di M&A nel corso dell’anno. Nel dettaglio,  la business unit Food (76% del totale ricavi) con una crescita del 15,4% si è portata a 105,6 milioni, così come quella Pharma è aumentata del 20,5% attestandosi a 33,8 milioni.

Stato patrimoniale

L’effetto della business combination è visibile nei conti patrimoniali, dove emerge l’incremento del patrimonio netto salito a 149,2 milioni rispetto ai 38,9 milioni dell’esercizio precedente. Analogo l’andamento della posizione finanziaria netta, positiva per 47 milioni, che si confronta con un indebitamento di 20,4 milioni di fine 2017. Un andamento fortemente influenzato dalla liquidità raccolta da Innova Italy 1 e confluita in Fine Foods con la fusione. Disponibilità che hanno inoltre in parte finanziato gli investimenti in corso.

Ratio

Dall’analisi dei principali ratio è visibile la solidità patrimoniale della società. Nel 2018 la posizione finanziaria netta positiva, non rende significativi gli indicatori relativi alla capacità di rimborso del debito e della leva finanziaria.

Positivo ed in aumento anche il ritorno per gli azionisti passato dal 69% del 2017 all’85,3% di fine 2018.

Outlook

Il management segnala che proseguono le iniziative di investimento e sviluppo già programmate, in linea con i precedenti periodi e in previsione di un possibile ingresso in nuovi mercati attraverso iniziative volte ad un rafforzamento dell’organizzazione commerciale.

In particolare nel 2019 Fine Foods consoliderà la strategia intrapresa negli ultimi anni continuando a puntare alla piena soddisfazione della propria clientela, attuale e potenziale. Inoltre, porterà a termine l’espansione dei siti di Zingonia e Brembate iniziati nel 2016, al fine di disporre di strutture produttive all’avanguardia per capacità e flessibilità.

Il 2019 sta confermando il trend di crescita degli ultimi esercizi, con un fatturato superiore a quanto registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.

Infine, la società sta valutando opportunità di acquisizioni, per intraprendere un percorso di crescita generato dalla possibile integrazione delle proprie attività con quelle commerciali e produttive degli eventuali obiettivi di M&A individuati.

Strategia

Le linee strategiche di Fine Foods prevedono:

  • una crescita organica mediante la realizzazione di ulteriori investimenti ai fini di un incremento della capacità produttiva, anche per sfruttare i benefici derivanti da una clientela che presenta un alto tasso di fedeltà e dalla crescita del settore CDMO;
  • una crescita per linee esterne su scala nazionale o su scala internazionale nello stesso mercato (o in mercati assimilabili);
  • investimenti in tecnologie oggi non disponibili a Fine Foods, ad esempio nei prodotti semisolidi e nei liquidi, sia in Italia che all’estero.

Punti di forza

  • La società è uno dei pochi attori attivi in entrambi i settori farmaceutico e nutraceutico
  • Solida struttura patrimoniale.
  • L’aumento della capacità produttiva consentirà alla società di disporre di strutture produttive all’avanguardia per capacità e flessibilità.

Punti di debolezza

  • Fine Foods genera una parte significativa del proprio fatturato da un numero circoscritto di clienti. I primi 5 clienti rappresentano infatti il 75% del giro d’affari.

Opportunità

  • Il mercato domestico ed Europeo CDMO si presenta particolarmente frammentato con la presenza di numerosi piccoli operatori che lasciano ampio spazio ad opportunità d’investimento.
  • L’iniezione di capitale introitato con la business combination sosterrà ed accelererà la crescita della società anche in aree di business complementari.

Minacce

  • Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo di riferimento.
  • La società opera in un mercato particolarmente competitivo.
  • Rischi connessi all’autorizzazione alla produzione delle specialità farmaceutiche

Borsa

Dal 1° ottobre 2018, quando Fine Foods NTM è approdata in Borsa, il titolo ha messo a segno un rialzo del 6,7%, toccando il massimo a 10,7 euro a fine marzo in concomitanza con il rilascio dei risultati 2018.  Sovraperformato il Ftse Aim Italia che nello stesso periodo ha mostrato un calo di oltre il 5 per cento.