L’assemblea degli azionisti di Rcs ha approvato il bilancio 2018, chiuso con ricavi consolidati pari a 975,6 milioni, in aumento di oltre 76 milioni (+8,9%) rispetto al 2017.
Durante l’Assemblea è intervenuto il Presidente e Ad di RCS, Urbano Cairo, dichiarando che dal 4 agosto 2016, da quando ha preso in gestione la casa editrice milanese, sono stati “fatti passi avanti notevoli e ora la società è pronta a cogliere tutte le opportunità”.
“La società ha ridotto il debito ai 187 milioni di fine 2018, stiamo continuando a produrre cassa e il debito dovrebbe continuare a scendere, questa è una prima notizia molto buona”, ha spiegato Cairo.
I soci hanno anche deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,06 euro per azione, la cui cedola sarà staccata il 20 maggio e messa in pagamento il 22 maggio.
Al riguardo, Cairo ha riferito di “cominciare a godere del dividendo di quest’anno, poi se le cose andranno bene come io mi auguro, così come siamo tornati al dividendo dopo 10 anni perchè non continuare a darlo?”.
L’Assemblea ha anche nominato il nuovo Cda, che rimarrà in carica per gli esercizi 2019-2021 e sarà composto da 11 membri: Urbano Cairo (confermato presidente e Ad), Marco Pompignoli, Uberto Fornara, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Alessandra
Dal Monte, Marilù Capparelli, Diego Della Valle, Marco Tronchetti Provera, Carlo Cimbri e Veronica Gava.
Il numero uno della casa editrice milanese è poi tornato sulla questione Rcs libri, ribadendo che “non l’avrei mai venduta se fossi stato l’azionista ai tempi. La nostra azienda non può non avere una presenza importante nel settore librario”.
Infine, Cairo ha smentito un possibile interesse verso Il Sole 24 Ore, specificando che “non me ne sono mai occupato, quindi non ho nessun tipo di coinvolgimento”.