“Non credo che ci siano grosse sinergie nelle grandi fusioni a livello globale nel mondo delle assicurazioni. La dimensione, sino a un certo livello è positiva. Poi lo è meno. Vogliamo essere i migliori, non i più grandi”.
È quanto ha dichiarato. in un’intervista a La Stampa Gabriele Galateri, presidente di Generali.
In vista dell’assemblea di domani, che ha all’ordine del giorno l’elezione del nuovo cda, che sarà all’insegna della continuità con la conferma dello stesso Galateri e del Group Ceo Philippe Donnet, il manager ha affermato: “ll piano Generali 2021 parte con un nuovo cda che, non a caso, è in buona misura quello che lo ha approvato. È una convergenza importante di fattori. Un elemento di garanzia, spinta e fiducia”.
“Il funzionamento della governance è ottimale, per meccanismi e regolamentazione”, ha poi fatto presente il presidente.
In riferimento alla potenziale costituzione di un patto tra azionisti, Galateri ha affermato: “È una questione che riguarda gli azionisti. Siamo in sostanza una public company con 230 mila azionisti, mentre l’interazione con alcuni di loro nell’ambito del consiglio è positiva”.
Intorno alle 10:20 a Piazza Affari il titolo segna un ribasso dell’1,8% a 16,99 euro, dopo che nei giorni scorsi le azioni erano risalite al massimo degli ultimi tre anni.
