Intesa Sanpaolo starebbe studiando la cessione di un pacchetto da 10 miliardi di Utp. Il partner delle negoziazioni sarebbe Prelios, società specializzata in gestione del credito deteriorato, che fa capo al fondo Davidson Kempner Capital Management.
Nel dettaglio, secondo quanto riportato da Milano Finanza, l’operazione prevedrebbe la cessione di un pacchetto da 4 miliardi, mentre dei restanti 6 miliardi sarebbe conferita la gestione, ma rimarrebbero in carico alla banca.
Il prezzo della cessione, secondo quanto riportato, potrebbe essere attorno al 50-55% del valore nominale. A fine 2018 Intesa Sanpaolo aveva un’esposizione in incagli per 14,2 miliardi, con un tasso di copertura pari al 36,2 per cento.
L’istituto ha realizzato lo scorso anno un’intesa con il gruppo scandinavo Intrum che ha portato alla cessione di un pacchetto di 10,8 miliardi di sofferenze e alla piattaforma di servicing. A fine 2018 le sofferenze lorde di Intesa Sanpaolo sono pari a 21,7 miliardi, che corrispondono al 5,2% dei crediti totali, mentre a livello netto corrispondono all’1,8 per cento.
Quanto agli incagli, la cui gestione è diventata la priorità della banca in tema di crediti deteriorati, essi sono pari al 3,4% del totale crediti a livello lordo e al 2,3% rispetto al valore netto.
Una situazione pienamente in linea con le richieste della Bce e che permette all’amministratore delegato Carlo Messina di affermare in assemblea che “la nostra posizione è già ottimale, se ci saranno le condizioni per ridurre gli incagli andremo avanti altrimenti no”.