Analisi Tecnica – Ubi Banca: il quadro grafico di medio periodo rimane positivo

Da inizio febbraio le quotazioni dei titoli della banca guidata da Victor Massiah hanno avviato un movimento rialzista che può essere inquadrato all’interno di un canale ascendente, caratterizzato da una bassa pendenza. L’uptrend in esame ha così spinto i corsi delle azioni Ubi Banca fino al massimo relativo intraday a quota 2,867 euro, livello da cui transitava la fondamentale media mobile a 200 sedute, ma da cui le quotazioni dei titoli del gruppo bancario in esame sono stati respinte con successivo storno fino a quota 2,60 euro.

Nell’attesa dei risultati del 1° trimestre del 2019 che saranno comunicati domani, un eventuale rapido ritorno dei corsi delle azioni Ubi Banca sopra 2,70 euro potrebbe attenuare la pressione ribassista di breve periodo con possibile allungo fino alla successiva barriera individuabile a quota 2,777 euro. Nel caso di superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa resistenza statica le quotazioni dei titoli dell’istituto bresciano-bergamasco potrebbero poi essere proiettate verso i due obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 2,867 euro prima e a quota 2,919 euro in seguito.

Segnale di debolezza per i corsi delle azioni Ubi Banca, invece, il cedimento di un primo supporto statico posizionato a 2,60 euro dato che il conseguente incremento della pressione dei venditori potrebbe favorire un’ulteriore rapida discesa fino a quota 2,543 euro, livello da cui attualmente transita la media mobile a 50 sedute. Nel caso di decisa rottura al ribasso di questo supporto dinamico le quotazioni dei titoli del gruppo bancario in esame potrebbe essere così scivolare rapidamente verso un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 2,475 euro, al di sotto del quale il successivo target è posizionabile a quota 2,388 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Ubi Banca è pari al +3% (-30,5% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 17 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,86 euro, con un potenziale rialzista del 9,6 per cento.

Prezzo di riferimento: 2,61 euro

 

+11,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,919 euro;

+9,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,867 euro;

+6,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,777 euro;

+3,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,70 euro;

 

-0,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,60 euro;

-2,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,543 euro;

-5,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,475 euro;

-8,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,388 euro.