Chiude con un ribasso dell’1,6% il Ftse Media Italia facendo peggio dell’Euro Stoxx Tmi Media (-0,6%).
A catalizzare l’attenzione degli operatori sono le escalation commerciali tra Usa e Cina, dopo la minaccia del presidente Trump di alzare i dazi dal 10% al 25% sui beni made in China per 200 miliardi dollari prima del fine settimana.
Il tutto in attesa della visita di giovedì e venerdì a Washington della delegazione cinese per un nuovo round di negoziati, a cui parteciperà il vicepremier, Liu He, come confermato dal portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Geng Shuang.
L’Osservatorio Stampa Fcp ha comunicato i dati della raccolta pubblicitaria su stampa riferiti allo scorso marzo, che hanno evidenziato un fatturato pubblicitario in calo del 5,2% a 104,6 milioni rispetto al pari periodo del 2018.
Tra le Mid Cap prevalgono le vendite con Cairo Communciation (-2,8%) la peggiore.
Il Sole 24 Ore (+2,9%) è stata la migliore delle Small Cap. Da inizio 2019 le quotazioni hanno guadaganto oltre il 48%, mentre negli ultimi 3 mesi il progresso è stato di circa il 61 per cento.
Giglio Group (-1,2%) ha lanciato la divisione Ibox Creative.
Vendite su RCS Mediagroup che ha lasciato sul terrreno il 3,5 per cento.