Nei primi tre mesi del 2019 Risanamento ha riportato una flessione dei ricavi, scesi a 329mila euro (-1,2% a/a). Il valore della produzione è invece salito a 586mila euro (+19,8% a/a).
In rosso la gestione operativa, con l’Ebitda in deficit di 3,6 milioni (-4,4% a/a) e l’Ebit di 4 milioni (-3,7%).
I minori oneri finanziari netti (-36,3% a/a) hanno consentito di chiudere il periodo in esame con una perdita netta di competenza dei soci di 5 milioni circa, in miglioramento del 20,7% su base annua (rosso di 6,3 milioni nel 1Q 2018).
Dal lato patrimoniale, al 31 marzo 2019 l’indebitamento finanziario netto sale di 7 milioni a 671 milioni. Si ricorda che la posizione finanziaria netta include 222,7 milioni di
passività correlate ad attività destinate alla vendita (complesso Sky).
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile delle attività, in continuità con il precedente esercizio Risanamento mira alla valorizzazione delle proprietà di immobili trading presenti in portafoglio focalizzandosi principalmente nello sviluppo dell’iniziativa immobiliare di Milano Santa Giulia.
Allo stato attuale, la principale fonte di reddito prospettica risulta essere proprio l’iniziativa di sviluppo di Milano Santa Giulia ed è pertanto verosimile che i risultati economici consolidati dovranno essere valutati in un’ottica di medio/lungo periodo. Gli investimenti sostenuti sono destinati a dar luogo a ritorni non immediati in termini economico/finanziari a discapito dei primi esercizi, in particolare del 2019.
In assenza di eventi straordinari e al netto degli effetti delle eventuali cessioni l’esercizio in corso avrà segno negativo ma in miglioramento rispetto al dato evidenziato nel 2018.