Cerved ha archiviato il primo trimestre 2019 con ricavi consolidati pari a 117,5 milioni (+11,5% rispetto al periodo di confronto). L’Ebitda adjusted è salito a 52,9 milioni (+9% a/a). L’utile netto adjusted si è attestato a 26,4 milioni (+14,9% rispetto al primo trimestre 2018).
“I risultati del primo trimestre 2019 sono complessivamente in linea con le nostre aspettative. Inoltre, il gruppo presenta una solida situazione patrimoniale che beneficia di una forte generazione di cassa”.
È con queste parole che Andrea Mignanelli, neo Ad di Cerved, ha commentato i risultati del primo trimestre 2019.
“A livello divisionale, i risultati della divisione Credit Management continuano ad essere il motore di crescita del gruppo. I risultati delle divisioni Credit Information e Marketing Solutions sono invece stati in questo trimestre leggermente inferiori alle previsioni”, ha aggiunto il manager.
“Confermiamo lo Strategic Outlook 2018-2020 presentato ai mercati nell’ambito dell’Investor Day il 25 giugno 2018. Il management del gruppo ha intrapreso una serie di iniziative tese a continuare a migliorare i risultati della divisione Credit Information, oltre che a sviluppare nuove opportunità di crescita per la divisione Credit Management ed a rafforzare l’attività di M&A”, ha concluso Mignanelli.
I risultati del primo trimestre 2019 del gruppo Cerved hanno mostrato un incremento dei ricavi consolidati a 117,5 milioni (+11,5% a/a).
Nel dettaglio, l’attività di Credit Information, principale area di business, ha evidenziato un giro d’affari di 71,8 milioni (in linea con il periodo di confronto) sostenuta dal segmento imprese (+1,4% a/a a 39 milioni) e rallentato dal segmento istituzioni finanziarie (-1,7% a/a a 32,8 milioni).
Il fatturato dell’attività di Credit Management è salito a 39,3 milioni (+36,1% rispetto al primo trimestre 2018), per effetto della crescita organica del business e agli incarichi di special servicer assunti nell’ambito della gestione dei crediti in sofferenza originati dall’avvio delle partnership industriali con Mps e Quaestio.
Positivo l’apporto dell’attività di Marketing Solutions per 7,4 milioni (5,7 milioni nel periodo di confronto).
I costi operativi sono aumentati dai 56,9 milioni del primo trimestre 2018 a 64,6 milioni, muovendosi proporzionalmente al giro d’affari.
Tali dinamiche si sono riflesse in un’Ebitda adjusted di 52,9 milioni (+9% rispetto al periodo di confronto).
Dopo ammortamenti cresciuti a 20,1 milioni (17,9 milioni nei primi tre mesi del 2018), l’Ebit si è attestato a 29 milioni (+2,1% a/a).
Dopo oneri finanziari in linea a 4,5 milioni e imposte per 7,6 milioni (8,1 milioni nel periodo di confronto), il periodo si è chiuso un utile netto reported di 16,9 milioni (+9% rispetto al periodo di confronto).
L’utile netto adjusted (che esclude gli oneri ed i proventi non ricorrenti, il costo ammortizzato dei finanziamenti, l’ammortamento dei plusvalori allocati emersi dai processi di aggregazione aziendale e la voce di imposte non ricorrenti) si è fissato a 26,4 milioni (+14,9% rispetto al periodo gennaio-marzo 2018).
Al 31 marzo 2019, l’indebitamento finanziario netto si fissa a 574 milioni, rispetto ai 591,1 milioni del 31 dicembre 2018. Il rapporto debito netto/Ebitda adjusted resta stabile a 2,6x.