Azimut in flessione a Piazza Affari, nel giorno in cui ha annunciato i risultati del primo trimestre 2019, archiviato con un utile netto record. Il risultato bottom line dei primi tre mesi dell’anno in corso è infatti stato pari a 91 milioni, secondo migliore risultato trimestrale di sempre.
Risulta quindi non facilmente comprensibile il tonfo del 5,9% a 16,88 euro, registrato nella seduta odierna. Il tutto con importanti volumi degli scambi. Nella seduta di oggi sono passati di mano 4,8 milioni di titoli, contro una media degli ultimi 3 mesi di 2,3 milioni al giorno.
Certo si può notare come i titoli Azimut fossero vicini ai massimi, elemento che potrebbe avere favorito delle prese di beneficio. Dal inizio anno le azioni della società del risparmio gestito hanno guadagnato l’88% fino al picco di 18 euro toccati il 30 aprile, livello top sfiorato anche ieri 8 maggio a 17,94 euro.
Il rialzo degli ultimi mesi è d’altronde supportato da una serie di buone notizie, a partire dalla revisione delle modalità di calcolo delle fee dei fondi lussemburghesi annunciata a gennaio e apprezzata dal mercato. E comprendente anche l’annuncio del dividendo di 1,5 euro che rappresenta uno yield dell’8,8% agli attuali prezzi e che sarà pagato il 22 maggio per l’80% in cash (data stacco 20 maggio).
Inoltre, anche le prospettive annunciate dalla società sono buone. E l’utile netto realizzato nei primi tre mesi dà maggiore consistenza alla promessa di un risultato netto di 300 milioni fatta dal presidente Pietro Giuliani.
Anche la speculazione al ribasso, di fronte al rialzo dei titoli, ha mollato la presa e a oggi sono presenti solo 4 posizioni al di sopra della soglia segnalata dalla Consob per un ammontare complessivo del 5,2 per cento.