Comparto bancario in rosso a Piazza Affari. Intorno alle 14:15 il Ftse Italia Banche segna un ribasso dell’1,8 per cento.
La performance risente anche dell’ulteriore allargamento dello spread in area 275 pb dai 270 punti base di ieri (fonte Mts Markets), con l’attenzione del mercato che resta focalizzata sui conti pubblici italiani dopo la pubblicazione delle nuove proiezioni della Commissione Europea.
L’organo europeo ha ulteriormente ridotto le stime di crescita sul Pil per il 2019 dal +0,2% al +0,1%, mentre il rapporto deficit/Pil, dovrebbe salire al 2,5 per cento. Il rapporto debito pubblico/Pil viene visto al 133,7 per cento.
In estrema sintesi, la Commissione UE vede l’economia tricolore in una fase di lenta ripresa, con un alto squilibrio dei saldi dei conti pubblici.
“Il debito italiano è sostanzialmente stabilizzato da anni, con oscillazioni minime”, ha affermato in un’intervista a il Sole 24Ore il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, spiegando che ai rilievi della Commissione UE si risponderà che tra i motivi principali c’è la crisi economica.
L’inquilino del Tesoro, in merito al rapporto deficit/Pil, ha spiegato che il tetto del 3% “non è mai stato davvero in discussione”.
“Si può aumentare il disavanzo per un provvedimento fiscale temporaneo, nato da precise ragioni congiunturali, ma non per una riforma strutturale”, ha aggiunto Tria.
Ad acuire la situazione anche le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, considerando la nuova escalation di tensioni commerciali tra Usa e Cina, in attesa degli incontri tra i rispettivi rappresentanti in programma oggi e domani.
In rosso tutti i titoli del Ftse Mib, con Ubi (-3,1% a 2,62 euro), Banco Bpm (-6,8% a 1,84 euro), Bper (-2,2% a 4 euro),), Intesa Sanpaolo (-2,2% a 2,17 euro) Mediobanca (-1,7% a 9,09 euro) e, più arretrata UniCredit (-0,4% a 11,39 euro).