Il gruppo ha archiviato i primi tre mesi del 2019 con risultati più deboli delle attese, complice un difficile confronto con l’anno precedente, la sfavorevole condizione di alcuni mercati e gli effetti di una strategia commerciale più aggressiva adottata a partire dalla fine dello scorso esercizio.
I risultati riportati di seguito escludono gli effetti derivanti dall’applicazione del principio IFRS 16.
I ricavi sono diminuiti del 6,5% a 376,4 milioni, rispetto ai 381,7 milioni stimati dal consensus e registrando un -7,7% a livello organico.
L’Ebitda adjusted ha evidenziato un calo del 40,4% a 31,8 milioni (36,8 milioni il consensus), con una marginalità all’8,4% (-480 punti base), mentre l’Ebit ha riportato un -58,3% a 16,4 milioni (21,8 milioni il consensus), con un ros al 4,4% (-540 punti base).
L’utile netto è diminuito del 55,7% a 11,7 milioni (12,9 milioni il consensus), mentre la posizione finanziaria netta risulta positiva per 221,8 milioni rispetto ai 228,1 milioni a fine anno 2018.