Nei primi tre mesi del 2019 il gruppo Terna ha registrato ricavi in crescita su base annua del +2,7% a 537 milioni, in linea con le stime degli analisti.
Una dinamica attribuibile principalmente all’incremento dei ricavi delle Attività Regolate (+2,5% a 499,9 milioni, il 93,1% del fatturato totale) che riflette l’adeguamento del tasso di remunerazione del capitale investito (WACC) per il periodo 2019-2021, passato al 5,6% dal precedente 5,3%.
L’Ebitda aumenta del 2,7% a 420,2 milioni (+0,8% vs consensus), grazie alla sostanziale stabilità dei costi operativi.
Dopo avere spesato maggiori ammortamenti e svalutazioni (+6% a 140,4 milioni) l’Ebit è salito dell’1,1% a 279,8 milioni.
Gli oneri finanziari netti si riducono del 35,4% a 15,9 milioni, mentre le imposte sono aumentate del 13,7% a 77,9 milioni, con il tax rate che sale al 29,5% (+2,4%).
Il conto economico si chiude con un utile netto di pertinenza dei soci in aumento dell’1,8% a 186 milioni, superiore anche alle stime dei broker (+1,6% vs 183 milioni).
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2019 si esprime in 7.918,7 milioni, sostanzialmente in linea rispetto a fine anno 2018 (+19,3 milioni) e al consensus (+5,7 milioni).
Gli investimenti complessivi realizzati dal gruppo nei primi tre mesi dell’anno sono saliti del 16,1% a 164,4 milioni, risultando maggiori rispetto alle attese (+6,1% vs 155 milioni).
Tra i principali progetti del periodo si segnalano gli avanzamenti dei cantieri per le interconnessioni elettriche Italia-Francia e Italia-Montenegro e i lavori per la razionalizzazione della rete elettrica della città di Roma.