Cementir – Le coperture sui cambi pesano sui conti del 1Q 2019

I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo sono cresciuti del 9,1% a 264,4 milioni (-4,5% a parità di perimetro). Tale incremento è dovuto al consolidamento di LWCC (Lehigh White Cement Company), alla buona performance nella regione Nordic & Baltic (+13%), in Belgio (+7%) e in Egitto (+113%), in parte bilanciate dalla performance negativa in Turchia per la nota situazione economica. A cambi costanti, i ricavi sono stati pari a 268,1 milioni.

Nel primo trimestre 2019 i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 1,8 milioni di tonnellate, hanno registrato una diminuzione del 12,5% (-19,9% a parità di perimetro), a causa dell’andamento negativo in Turchia parzialmente bilanciato dal trend nella regione Nordic & Baltic e in Belgio.

I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 0,9 milioni di metri cubi, sono risultati in calo del 20,9% per la diminuzione in Turchia e, in misura minore, in Belgio e Francia, nonostante il positivo andamento in Norvegia e Svezia.

Nel settore degli inerti i volumi di vendita sono stati pari a 2,2 milioni di tonnellate, in crescita del 2,7% grazie all’andamento positivo in Danimarca.

L’Ebitda si è attestato a 33,7 milioni in aumento del 39,7% rispetto ai 24,1 milioni del primo trimestre 2018 (+24,4% a parità di perimetro) beneficiando del contributo di LWCC per 3,7 milioni e del miglioramento in tutte le Regioni con l’eccezione della Turchia e, in minor misura, della Malesia. L’impatto dell’introduzione dell’IFRS 16 è stato pari a 5,9 milioni.

A cambi costanti l’Ebitda è stato pari a 32,7 milioni, superiore del 35% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

Dopo ammortamenti e, in misura trascurabile, svalutazioni e accantonamenti per 25,9 milioni (17,8 milioni nel primo trimestre 2018), l’Ebit è risultato pari a 7,8 milioni (7,3 milioni a parità di perimetro) rispetto ai 6,3 milioni del medesimo periodo dell’anno precedente. A cambi costanti il risultato operativo è stato pari a 6,4 milioni.

Il risultato netto della gestione finanziaria, negativo per 8,1 milioni rispetto al risultato positivo di 0,9 milioni del 2018, risente della valorizzazione negativa del mark-to-market di alcuni strumenti finanziari di copertura su valute e tassi di interesse e del rendimento della liquidità a disposizione del Gruppo. Il dato 2018 beneficiava al contrario di una valorizzazione positiva di circa 10 milioni di suddetti strumenti finanziari di copertura.

Il risultato ante imposte si è attestato quindi a -0,3 milioni, rispetto ai + 7,2 milioni del primo trimestre 2018.

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2019 è pari a 416,4 milioni , aumentato rispetto ai 255,4 milioni al 31 dicembre 2018 a causa della ciclicità annuale del capitale circolante e dell’impatto dell’introduzione dell’IFRS 16 per circa 78,9 milioni.

Il management ha anche confermato la guidance 2019 che prevede ricavi di circa 1,25 miliardi e un margine operativo lordo tra i 250 e i 260 milioni.

L’indebitamento finanziario netto a fine 2019 è previsto pari a circa 245 milioni, includendo investimenti industriali di circa 70 milioni.