Fincantieri – Ricavi in crescita (+13%) e nuovi ordini per 6,5 mld nel 1Q 2019

Fincantieri ha aperto il 2019 con un incremento dei ricavi del 13% a 1.385 milioni, grazie all’andamento positivo dei business del gruppo. L’Ebitda è però rimasto sostanzialmente stabile a 90 milioni, con un miglioramento della marginalità dello Shipbuilding che è stato assorbito dal persistere delle difficoltà nella divisione Offshore. L’indebitamento sale invece a 505 milioni, di cui 85 milioni ascrivibili all’applicazione dell’IFRS 16. Ottimo risultato, infine, per la raccolta ordini che con 6,5 miliardi porta il carico di lavoro complessivo a 34,3 miliardi.

Nei primi tre mesi del 2019 il fatturato consolidato di Fincantieri è cresciuto del 13% a 1.385 milioni rispetto al 1Q 2018, mentre l’Ebitda è aumentato leggermente dell’1,1% a 90 milioni con un’incidenza sul fatturato scesa al 6,5% (-80 basis point).

Nel periodo sono inoltre stati raccolti nuovi ordinativi per 6,5 miliardi (1,1 miliardi nel 1Q 18) di cui 6,3 miliardi inerenti alla divisione Shipbuilding, dove il segmento cruise mette a segno un record storico grazie a contratti per la costruzione di 11 nuove navi.

Il carico di lavoro complessivo al 31 marzo 2019 ammonta così a 34,3 miliardi, di cui 30,7 miliardi di backlog e 3,6 miliardi di soft backlog. Se rapportato ai ricavi del 2018, il carico di lavoro complessivo mostra dunque un book-to-bill a 6,3x.

Nel dettaglio, il backlog ammonta a 29 miliardi per lo Shipbuilding (nuovi ordini per 6,3 miliardi), a 0,9 miliardi per l’Offshore (nuovi ordini per 39 milioni) e 1,6 miliardi per la divisione Sistemi, Componenti e Servizi (nuovi ordini per 168 milioni).

A livello di singoli business, i ricavi dello Shipbuilding sono cresciuti dell’8,8% a 1.113 milioni grazie ai maggiori volumi di costruzione rispetto al periodo di confronto.

Lo sviluppo è stato trainato dalle Navi da Crociera, con un +13% a 821 milioni, mentre sono rimasti sostanzialmente stabili i ricavi da Navi Militari a 291 milioni.

Il progresso del giro d’affari si è ampliato a livello di Ebitda, che ha mostrato un incremento del 27,7% a 83 milioni con un’incidenza sul fatturato salita al 7,4% (+110 basis point).

Un risultato possibile grazie all’avanzamento della costruzione di navi da crociera a più elevata marginalità, solo parzialmente compensata dalla bassa redditività della divisione Cruise di Vard.

La divisione Offshore e Navi Speciali ha evidenziato un progresso del giro d’affari del 44,5% a 224 milioni, come effetto dell’aumento della produzione di navi speciali derivante dalla strategia di diversificazione.

L’utilizzo della capacità produttiva rimane ancora a un livello sub-ottimale che, insieme a un portafoglio di nuovi navi speciali altamente complesso e a una situazione di mercato ancora deteriorata, ha comportato la rilevazione di una perdita di 2 milioni a livello di Ebitda.

Nel 1Q 2018 l’Ebitda era invece stato pari a 18 milioni, come effetto dell’avanzamento del programma MCV.

Infine, nella divisione Sistemi, componenti e servizi i ricavi sono rimasti sostanzialmente stabili a 170 milioni (+1,8%), includendo l’avvio delle attività di Fincantieri Infrastructure, mentre l’Ebitda è aumentato del 20% a 18 milioni, con un margine salito al 10,3% (+110 basis point).

Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo è aumentato a 505 milioni, rispetto ai 494 milioni di fine 2018, in relazione della normale dinamica del business e dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 per 85 milioni.Il management ha confermato la guidance per l’anno in corso, che stima risultati in linea con la crescita dei ricavi e il livello di Ebitda margin rilevati nel 2018. La posizione finanziaria netta è invece prevista in aumento per la necessità di finanziare il capitale circolante.

Riguardo ai business, nello Shipbuilding è prevista la consegna di 8 navi (6 da crociera e 2 militari), il varo del programma di rinnovo della Marina Militare Italiana e l’entrata a pieno regime del programma per il Ministero della Difesa del Qatar.

Nell’Offshore proseguiranno invece le attività di diversificazione e riorganizzazione degli stabilimenti, orientate al recupero della marginalità. Infine, nei Sistemi, componenti e servizi dovrebbe confermarsi il trend di crescita dei ricavi.