Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha terminato a -1,3%, al di sopra del corrispondente indice europeo di confronto (-1,5%).
Il focus degli operatori reta sugli sviluppi commerciali tra Washington e Pechino. Il presidente americano ha dichiarato che la Cina avrebbe “rotto l’accordo” sul commercio, ritrattando su una serie di punti concordati nelle scorse settimane. Per questo, in mancanza di un accordo, l’amministrazione Usa è pronta ad alzare i dazi sui prodotti cinesi a partire da mezzogiorno di domani, mentre Pechino ha annunciato ritorsioni.
Nel Ftse Mib vendite contenute su Moncler (-0,4%), che ieri sera a mercati chiusi ha comunicato il dato dei ricavi del 1Q 2019.
Lettera anche su Salvatore Ferragamo (-2,6%). Da inizio anno le quotazioni hanno guadagnato il 6,7 per cento.
Tra le Mid Cap Brunello Cucinelli ha ceduto il 3 per cento. Nel 1Q 19 il gruppo ha consuntivato una crescita dei ricavi in tutte le aree geografiche. Il fatturato, pari a 160,4 milioni, ha superato dello 0,6% le stime di consensus raccolte da Bloomberg (159,5 milioni).
Ratti (+1,4%) si è presa la scena tra le Small Cap. Il progresso da inizio 2019 è stato del 48,4 per cento.
Ben intonata anche Safilo Group (+1,4%) fresca della divulgazione, dopo la chiusura degli scambi, dei risultati del primo trimestre 2019.
Segno negativo su Geox (-1,3%). Oggi il board approverà i dati relativi al fatturato al 31 marzo 2019. Secondo il consensus fornito dalla società prevede ricavi per 258,4 milioni.
Fanalino di coda Caleffi, che ha ceduto il 3,4 per cento.