Il gruppo romagnolo ha archiviato l’esercizio 2018-2019, chiuso lo scorso 28 febbraio, con ricavi in progresso del 12,3% su base annua a 2.104,5 milioni, l’Ebitda adjusted cresciuto del 6,7% a 73,6 milioni e l’utile netto adjusted salito dell’8,3% a 42,7 milioni.
Risultati di cui “Siamo molto soddisfatti”. Esordisce così Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro, in un’intervista rilasciata a Market Insight a commento dei risultati 2018/19.
E ciò “innanzitutto perché per la prima volta, grazie ai 2,1 miliardi di fatturato, siamo il leader di mercato. Ed è nostro fermo obiettivo rimanere tali”.
Ma lo siamo anche perché, prosegue il Ceo,“i risultati reddituali e patrimoniali – con tutta probabilità i migliori dell’intero settore in Italia – ci riempiono di orgoglio. Nell’esercizio 2018/19, l’Ebitda adjusted e l’utile netto adjusted sopracitati, sono entrambi a livelli record, così come da record è stata la generazione di cassa di 68,7 milioni, grazie alla quale abbiamo chiuso l’esercizio con una posizione finanziaria netta positiva per 20,5 milioni”.
E sottolinea “un risultato, quest’ultimo, anch’esso da incorniciare, se pensiamo alla mole di investimenti realizzati e ai dividendi pagati lo scorso giugno” ricordando, in tema di remunerazione agli azionisti, che “il CdA ha deliberato di proporre una cedola a 1,07 euro, in crescita del 7%, probabilmente non attesa dal mercato e che ci rende particolarmente orgogliosi”.
Il tutto in un contesto di mercato, riporta il capo azienda“che nel 2018 è stato favorevole, sorprendendo anche gli stessi addetti ai lavori”, sottolineando però che “la bontà dei nostri risultati, che hanno soddisfatto le nostre attese ma probabilmente sorpreso gli investitori, si spiega anche e soprattutto attraverso il successo della strategia messa in atto, basata su un modello omnicanale e sulla crescita nel territorio”.
Infatti, continua l’Ad, “nel 2018/19 abbiamo proseguito l’espansione della rete fisica, con 17 nuovi negozi, 14 dei quali frutto delle acquisizioni di rami d’azienda appartenuti a soci di Trony ed Euronics”.
E non è tutto, in quanto “abbiamo anche incrementato la rete di punti vendita affiliati grazie all’accordo con Iper, che al 28 febbraio contava 14 shop-in-shop. Sempre in tema di prossimità, è addirittura accelerato il successo della app nativa di Unieuro, arrivata a 2 milioni di download”.
“Il lavoro sulla customer experience”, aggiunge il numero uno di Unieuro,“è proseguito, grazie ai piani di ammodernamento della rete, ma anche al rilascio di nuove funzionalità per la piattaforma digitale. Per primi in assoluto, abbiamo ad esempio cavalcato la realtà aumentata per poter simulare la presenza di un elettrodomestico all’interno di una stanza”.
Infine “sul fronte del retail mix, abbiamo lavorato sulla redditività stringendo accordi con i grandi fornitori, da Whirpool a Sony. E a breve allargheremo il portafoglio di prodotti in esclusiva. È poi doveroso ricordare che il 2018 è stato l’anno della logistica, con l’inaugurazione del nuovo hub di Piacenza, recentemente affiancato da quello secondario di Carini, arrivato con l’acquisizione dei 12 negozi siciliani ex-Pistone perfezionata a marzo 2019”.
Guardando poi all’esercizio 2019/20, afferma il Ceo,“in presenza di un contesto macroeconomico che potrà essere ancora una volta incerto e non privo di insidie, che impatteranno sul mercato dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici, ci attendiamo un mercato stabile a valore, con un comparto online ancora in crescita, sebbene a velocità normalizzata, e una rete fisica maggiormente soggetta ai rischi economici e normativi”.
“Uno scenario che affronteremo con serenità e prudenza, ma anche con il necessario ottimismo, con l’obiettivo di poter presentare tra un anno risultati ancora migliori e soddisfare ancora una volta i nostri azionisti”.
“Tutto questo facendo leva sulla leadership raggiunta e con l’obiettivo di rafforzarla potendo contare anche sul consolidamento dei negozi siciliani ex-Pistone Expert, sulle acquisizioni di DPS e Galimberti che andranno definitivamente a regime, nonché sugli shop-in-shop negli ipermercati Iper La Grande i”.
Elementi, grazie ai quali, nell’esercizio in corso Unieuro potrà compiere il definitivo salto di qualità, allungando ulteriormente il distacco rispetto ai nostri competitor e mantenendo alta l’asticella della redditività e della generazione di cassa”, afferma Nicosanti Monterastelli.
E conclude “Ci auguriamo di continuare a stupire positivamente il mercato, come abbiamo fatto quest’anno annunciando un dividendo in crescita a 1,07 euro, che rappresenta un rendimento cedolare molto elevato e superiore al 7%”.