Nel primo trimestre del 2019 il valore della produzione di Pininfarina è diminuito dell’11,2% a 25,2 milioni, principalmente per il minor contributo dei servizi di ingegneria in Italia e dei proventi di licenza del marchio.
Il gruppo è stato interessato nel corso del 2018 da alcune operazioni volte a semplificare e razionalizzare i servizi erogati, tra cui la progressiva e significativa riduzione delle attività “non core” come la vendita di ricambi per vetture prodotte negli anni sino al 2010.
Pertanto, la ripartizione in settori delle attività è stata modificata in considerazione di tali mutamenti e sono stati dunque creati il settore Stile che accoglie le attività di stile auto e non auto, i servizi di architettura e i proventi derivanti dalla licenza del marchio, e il settore Ingegneria che raggruppa le attività di ingegneria in Italia e Germania.
Più in dettaglio il valore della produzione del settore Stile è risultato pari a 15,1 milioni sostanzialmente allineato al dato del 31 marzo 2018, mentre quello del settore Ingegneria si è attestato a 10,1 milioni, in diminuzione rispetto ai 13,2 milioni del 31 marzo 2018.
L’Ebitda scende del 54,7% da 4,1 milioni (14,4% dei ricavi) a 1,8 milioni (7,3% del fatturato), mentre l’Ebit arretra del 77,2% da 3,1 milioni (11,0% dei ricavi) a 0,7 milioni (2,8% del fatturato).
Nello specifico, l’Ebit del settore Stile è positivo per 0,4 milioni in contrazione rispetto ai 2,1 milioni di euro consuntivati nel primo trimestre 2018 principalmente per la riduzione dei volumi e della marginalità sulle attività di costruzione di prototipi e show car, mentre l’Ebit del settore Ingegneria è positivo per 0,3 milioni rispetto a 1 milione dell’analogo periodo del 2018 a seguito del calo del valore della produzione avvenuto in Italia.
Infine, l’utile netto si è fissato a 0,4 milioni (1,6% dei ricavi), in calo dell’80,3% rispetto ai 2,1 milioni del primo trimestre 2018 (7,4% del fatturato).
Il patrimonio netto del gruppo al 31 marzo 2019 era pari a 62,5 milioni, in aumento rispetto ai 61,7 milioni del 31 dicembre 2018.
La posizione finanziaria netta cambia segno e dalla liquidità netta di 5,2 milioni di fine 2017 diventa indebitamento netto per 6,8 milioni, scontando l’effetto del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 (in vigore dal 1° gennaio 2019) che prevede l’iscrizione di una passività finanziaria pari al valore attualizzato dei contratti di affitto o di leasing in essere (right of use). Con i criteri contabili del 2018 la posizione finanziaria netta al 31 marzo 2019 sarebbe stata positiva di 0,3 milioni circa.
Le previsioni del management per il 2019 indicano un consolidamento dei risultati economici raggiunti nel 2018, anche se su valori inferiori in termini di valore della produzione e di Ebit, mentre viene confermata la previsione di riduzione del debito finanziario lordo.