Aeffe – Risultati in crescita, ma ordini in calo nel 1Q 2019

Nel primo trimestre 2019, i ricavi consolidati di Aeffe sono stati pari a 102,2 milioni in crescita del 7,4% (+7,3% a tassi di cambio costanti) rispetto ai 95,2 milioni del primo trimestre 2018.

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a 77,9 milioni in incremento dell’8,% (+7,9% a cambi costanti), mentre quelli della divisione calzature e pelletteria sono stati pari  a 33,3 milioni in aumento del 4 per cento .

Per quanto riguarda le collezioni della prossima stagione Autunno/Inverno 2019-2020, la campagna vendite del Gruppo si è conclusa con una flessione del 4% rispetto alla corrispondente stagione dello scorso anno.

Nel primo trimestre 2019 le vendite sul mercato italiano sono cresciute dell’1,8% a 46,1 milioni (45,1% del  totale) rispetto al primo trimestre 2018, quelle in Europa sono diminuite dell’1,4% a 23,2 milioni (22,7% del totale), quelle in America hanno registrato una crescita del 4% a 5,1 milioni (5% del totale), mentre in Asia e nel resto del mondo il Gruppo ha conseguito ricavi per 27,8 milioni (27,2%, del totale) grazie soprattutto all’area della Greater China (+20,1%.).

A livello di canale distributivo il wholesale ha registrato una crescita del 6,4% (+6,2% a cambi costanti) a 75,7 milioni (74% del totale), le vendite dei negozi a gestione diretta (canale retail) hanno evidenziato un incremento dell’8,1% (+8% a cambi costanti) a 23,3 milioni (22,8%del totale), mentre i ricavi per royalties sono aumentati del 29,3% a 3,2 milioni (3,2% del totale).

Nel trimestre l’Ebitda è cresciuto del 30,9% a 26,6 milioni (26% del fatturato)

Al netto dell’effetto IFRIS 16 l’aumento dell’Ebitda è del 9% a 22,2 milioni grazie principalmente alla crescita del fatturato in entrambe le divisioni.

L’Ebit ha segnato un +14,7% a 19,9 milioni (19,5% del fatturato), mentre l’utile netto dei Soci è aumentato del 4,9% a 11,8 milioni (11,6% dei ricavi).

La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 marzo 2019 mostra un patrimonio netto di 172,8 milioni (164,6 al 31 dicembre 2018) e un indebitamento di 34,5 milioni al netto dell’effetto IFRS 16, rispetto all’indebitamento di 31,3 milioni del 31 dicembre 2018.

Considerando l’effetto IFRS 16 l’indebitamento aumenta a 149,1 milioni