In campo anche il Governo per trovare una soluzione per Carige. I destini della banca, dopo il ritiro del gruppo americano BlackRock e la frenata del Fitd, sono appesi a un filo.
Secondo indiscrezioni di stampa, sul fronte dei fondi di private equity non pare stiano spuntando grosse novità. Anche la new entry dei contatti, il fondo Usa Warburg Pincus, avrebbe messo le mani avanti, precisando di voler andare avanti nell’esame del dossier solo in un’ipotesi di cordata con altri soggetti.
Mentre, sempre secondo fonti di stampa, il fondo Varde non sarebbe interessato a tornare in campo e neppure Apollo che ha ancora diversi contenziosi aperti.
Intanto, secondo altri rumor di stampa, il Governo e Bankitalia starebbero sondando l’eventuale interesse da parte delle banche italiane. Interesse che dovrebbe essere abbastanza spinto, vista la freddezza finora mostrata dagli altri istituti. E la chiusura finora da parte del Governo a favorire una soluzione che possa ricalcare quella delle banche venete, i cui asset sani sino stati acquistati da Intesa Sanpaolo per un euro più una dotazione di 3,5 miliardi per coprire eventuali effetti sulla solidità patrimoniale.
Inoltre, citano fonti di stampa, l’operazione potrebbe essere agevolata da un sostegno pubblico per rendere possibili maggiori esuberi e da un intervento della Sga, la bad bank del Tesoro, che ha già presentato un’offerta vincolante per rilevare 1,95 miliardi di crediti lordi di crediti in sofferenza.
La potenziale banca acquirente troverebbe anche dentro Carige un miliardo di crediti fiscali.