Cattolica ha archiviato il primo trimestre 2019 con premi e margini operativi in crescita, beneficiando della partnership nella bancassurance con Banco Bpm. I premi sono saliti a 1.506 milioni (+13% a/a), il risultato operativo a 60 milioni (+33,2% su base annua) e l’utile netto di pertinenza del gruppo a 26 milioni (+10,5% rispetto al primo trimestre 2018).
“Il risultato operativo e l’utile netto di gruppo crescono in doppia cifra e i fondamentali tecnici sono solidi. Il trimestre, caratterizzato da una complessa situazione di mercato, riflette una confermata eccellenza tecnica e una raccolta complessiva in aumento, sostenuta sia dal danni che dal vita”.
È con queste parole che Enrico Mattioli, Cfo di Cattolica, ha commentato i risultati del primo trimestre 2019, aggiungendo che “la solidità del gruppo è confermata da un Solvency II ratio pari a 1,61 volte il minimo regolamentare, pur scontando il calo dei tassi di interesse”.
I premi lordi complessivi, nel primo trimestre 2018, si sono attestati a 1.506 milioni (+13% su base annua; -16,6% in termini omogenei e quindi escludendo la raccolta relativa alla partnership con Banco Bpm consolidata a partire dal secondo trimestre dell’anno scorso).
La raccolta premi riferita al ramo vita ha toccato 1.012 milioni (+17,2% rispetto al primo trimestre 2018; -26,2% su basi omogenee), accompagnata da un’azione di revisione dei prodotti con progressiva riduzione del profilo di rischio.
I premi generati dal ramo danni si sono fissati a 492 milioni (+5,4% a/a; +1,2% su basi omogenee). In calo a 272 milioni il segmento auto (-2,4% su base annua; -2,9% su basi omogenee) per la discesa del numero di polizze, in parte compensata dal lieve incremento del premio medio. In crescita a 220 milioni il ramo non auto (+17,1% rispetto ai primi tre mesi del 2018; +7,2% su basi omogenei). Il Combined ratio è stabile al 93,7 per cento.
Tale sviluppo risulta in linea con l’obiettivo di riequilibrare il mix del business danni a favore del ramo non auto. Il Combined ratio è sceso al 93,4% (94,7% nel periodo di confronto).
Tali dinamiche hanno portato a un risultato operativo di 60 milioni (+33,2% rispetto al periodo di confronto; +5,3% su basi omogenee). Il Roe operativo è pari al 7% (+2,1 p.p.).
La gestione finanziaria è stata positiva per 118 milioni (101 milioni nel primo trimestre 2018), nonostante la sostanziale assenza di realizzi netti.
Il periodo si è chiuso un utile netto di pertinenza del gruppo di 24 milioni (+10,5% su base annua).
Al fine marzo, il patrimonio netto sale a 2.333 milioni (2.255 milioni al 31 dicembre 2018).
Sul fronte della solvibilità, al 31 marzo 2019 il Solvency II ratio è pari al 161% (172% a fine 2018).