Cembre, attiva nello sviluppo, produzione e commercializzazione di connettori elettrici e degli utensili per la loro applicazione, ha chiuso il primo trimestre 2019 con ricavi pari a 38,4 milioni, aumentati del 6,8% a/a.
Una dinamica che ha beneficiato soprattutto del consolidamento della società tedesca IKUMA KG, acquisita dal primo maggio 2018, il cui fatturato nel primo trimestre 2019 è stato pari a 2,2 milioni.
Dal lato geografico, le vendite realizzate all’estero sono salite a 23,1 milioni (+12,1%), mentre quelle in Italia sono diminuite dello 0,4% a 15,3 milioni.
L’Ebitda è cresciuto del 4,5%, passando da 10 a 10,5 milioni.
Scende invece l’Ebit del 3%, attestandosi a 8,1 milioni, in presenza di maggiori ammortamenti (+42,6% a 2,3 milioni).
L’utile netto del gruppo di competenza dei soci si fissa a 6,3 milioni (+0,4%).
Sul lato patrimoniale, la liquidità finanziaria netta, rispetto al 31 dicembre 2018 è diminuita di 4,5 milioni a 3,1 milioni, a causa dell’adozione del principio contabile IFRS 16, che ha comportato l’iscrizione di debiti finanziari per leasing per complessivi 6,7 milioni di euro.
Il patrimonio netto totale è pari a 159,8 milioni (+6,9 milioni dalla fine del 2018).
L’Amministratore Delegato di Cembre, Giovanni Rosani, ha sottolineato che “I risultati del primo trimestre 2019 evidenziano una crescita dei ricavi consolidati (+6,8%), grazie
al positivo contributo del consolidamento di IKUMA KG” e che “Nonostante la difficoltà di formulare previsioni, legata alla situazione di incertezza a livello globale, il Gruppo Cembre si attende una lieve crescita rispetto all’esercizio 2018”.