Nel primo trimestre 2019 MolMed ha riportato ricavi operativi pari a 7,9 milioni, in progresso del 36,3% su base annua, beneficiando soprattutto dell’ampliamento del portafoglio clienti.
La dinamica positiva dei giro d’affari si è riflessa sui margini operativi, con l’Ebitda tornato positivo a 0,1 milioni da un deficit di 0,9 milioni e l’Ebit che ha ridotto la perdita del 48,1% a 0,7 milioni.
Il periodo in esame si è chiuso con un risultato netto negativo diminuito del 46,2% a 672mila euro.
Sul fronte patrimoniale la liquidità netta si è attestata a 5,7 milioni, in calo di 10,8 milioni rispetto a fine 2018. Una dinamica che sconta gli effetti dell’applicazione del principio Ifrs16, entrato in vigore dal 1° gennaio 2019, che prevede la contabilizzazione nella posizione finanziaria dei debiti per canoni di leasing ancora da corrispondere.
Al netto di tali effetti la liquidità netta sarebbe stata pari a 15,1 milioni, in calo di 1,4 milioni rispetto a fine 2018.
Per i prossimi mesi del 2019 la società si attende per il prodotto Zalmoxis la conferma del Conditional Marketing Authorization (CMA) da parte di EMA, con il quale sono già iniziate le interazioni, e il proseguimento dell’arruolamento dei pazienti dello studio per la cura delle leucemie ad alto rischio.
Il tutto restando particolarmente attiva la ricerca e l’individuazione di un nuovo partner, con l’obiettivo di riprendere, nel più breve tempo possibile, lo sviluppo commerciale del prodotto.
In relazione invece al progetto CAR – T CD44v6, a valle dell’autorizzazione alla sperimentazione clinica ricevuta alla fine del marzo scorso da AIFA, MolMed prevede di iniziare la sperimentazione clinica sull’uomo con l’attivazione del primo studio clinico di fase I/II nei tumori del sangue, leucemia mieloide acuta e mieloma multiplo.
Inoltre, il piano di ricerca prevede il proseguimento dello sviluppo del portafoglio prodotti della piattaforma proprietaria CAR, già iniziato con la firma nel 2018 degli accordi con Glycostem e AbCheck, in area onco-ematologica.
Ambito nel quale la società porta avanti la sperimentazione dei nuovi CAR su diversi target terapeutici ma anche su piattaforme tecnologiche innovative, in particolare con lo sviluppo di CAR NK (Natural Killer), cioè CAR allogenici prodotti partendo da linfociti di donatori sani.