Unipol ha archiviato il primo trimestre 2019 con premi lordi pari a 3.322 milioni (+0,9% a/a), con un andamento contrastato tra i segmenti vita e danni. Il periodo si è chiuso con un utile netto di 171 milioni, rispetto ai 472 milioni del periodo di confronto che includeva la plusvalenza di 309 milioni legata alla cessione di Popolare Vita. A perimetro omogeneo l’utile netto sarebbe cresciuto del 18,8% su base annua (144 milioni il risultato normalizzato del primo trimestre 2018).
Il primo trimestre di Unipol è stato caratterizzato da premi in leggera crescita, con una performance diversa tra i rami danni e vita, e da un utile netto in aumento su basi omogenee.
La raccolta premi lorda, nel primo trimestre 2019, si è attestata a 3.322 milioni (+0,9% su base annua; +4.2% escludendo nel primo trimestre 2018 la raccolta di Popolare Vita e della sua controllata Lawrence Life).
La raccolta premi riferita al ramo vita è stata pari a 1.312 milioni (-2,5% a/a). La controllata UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 858 milioni (+1,5% rispetto ai primi tre mesi del 2018), mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita ha realizzato una raccolta diretta pari a 430 milioni (+16,1% rispetto al periodo di confronto).
Nel segmento danni i premi sono saliti a 2.010 milioni (+3,3% su base annua). La crescita ha riguardato sia la raccolta della controllata UnipolSai (1.683 milioni, +1,6% a/a) che quella delle altre principali compagnie del gruppo. Il ramo auto ha generato 1.043 milioni di premi (+1,5% rispetto allo stesso periodo del 2018), mentre quello non auto per 967 milioni (+5,4% a/a). Il Combined ratio è pari al 93,4% (94,1% nel periodo di confronto).
Il risultato economico del settore immobiliare e delle altre attività è stato negativo per 24 milioni (-74 milioni nel primo trimestre 2018), al cui interno però si segnala l’andamento positivo di UnipolRec, che ha registrato un risultato netto di 1,5 milioni (0,2 milioni al 31 marzo 2018), con incassi per oltre 24 milioni a fronte di un calo dei crediti deteriorati lordi di 78 milioni.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto di 171 milioni rispetto ai 472 milioni del primo trimestre 2018, che però includevano la plusvalenza di 309 milioni legata alla cessione di Popolare Vita. Al netto di questa componente e a perimetro omogeneo l’utile netto dei primi tre mesi del 2018 sarebbe stato di 144 milioni e la variazione annua del 18,8 per cento.
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 marzo 2019 il Solvency II ratio è pari al 155% (163% a fine 2018), mentre il patrimonio netto si attesta a 6.778 milioni (6.327 milioni al 31 dicembre 2018).