Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,4 per cento, facendo meglio del Ftse Mib (-1,3%) ma peggio del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,1%).
Un andamento che riflette la risposta cinese o alle tariffe su 200 miliardi di dollari di beni del Paese asiatico imposte venerdì dall’amministrazione Usa.
Dal 1° giugno, infatti, Pechino alzerà al 25% i dazi su 60 miliardi di dollari di prodotti americani, mentre Washington studia nuove sanzioni per colpire il rimanente valore di importazioni dalla Cina.
Sull’obbligazionario, il Btp resta in area 2,7%, con lo spread a 277 pb in attesa delle aste di medio-lungo termine di oggi, in cui avverrà il collocamento di un importo compreso tra i 5,25-6,75 miliardi ripartiti tra titoli a tre, sette e trent’anni.
Tra le Big, ha fatto meglio A2A (+1,3%), i cui soci hanno approvato il bilancio di esercizio 2018 e la distribuzione di un dividendo di 0,070 euro (0,0578 euro per azione).
L’assemblea ha inoltre autorizzato il Cda ad un nuovo piano di share buy back per massime 313.290.527 azioni (circa il 10% del capitale sociale).
Segue Italgas (+1%), il cui Cda si è riunito nella serata di ieri per approvare i risultati dei primi tre mesi del 2019. Numeri che saranno diffusi nella prima mattina di oggi.
Sulla base delle stime degli analisti raccolte dalla società, l’Ebitda del gruppo guidato da Paolo Gallo è stimato a 213 milioni, in aumento del 7,4 per cento rispetto al pari periodo 2018.
Hera ha chiuso poco sopra la parità (+0,1%).
Terna (0,0%), ha concluso la realizzazione e messo in esercizio una seconda linea elettrica in alta tensione (500 kV) nel centro del Brasile, lunga complessivamente 355 km.
Tra le Mid, ben comprata Ascopiave (+2,8%).
Il Cda del gruppo guidato da Nicola Cecconato, a mercati chiusi, ha approvato i risultati del 1Q 2019, che presentano una gestione operativa in calo.
L’Ebitda è calato su base annua del 9,7% a 32,4 milioni, mentre l’Ebit del 13,4% a 25,9 milioni.
Acquisti anche su Iren (+1,1%), nonostante i conti del 1Q 2019 approvati nel pomeriggio abbiano riportato un utile netto di gruppo in calo del 3,2% a 100 milioni.
La multiutility emiliana avvierà oggi la prima tranche del programma di acquisto di azioni proprie fino a un massimo di 26.000.000 azioni ordinarie, rappresentative del 2% del capitale.
Calo tecnico per Falck Renewables (-5,4%) dopo avere staccato un dividendo di 0,063 euro, che sarà messo in pagamento domani 15 maggio.
Tra le Small, TerniEnergia chiude poco sopra la parità (+0,3%).
In flessione Alerion Clean Power (-0,4%) dopo avere staccato una cedola di 0,034 euro, che sarà messa in pagamento domani 15 maggio.