Il gruppo Ascopiave ha chiuso il primo trimestre 2019 con ricavi a 224,1 milioni, rispetto ai 200,7 milioni registrati nello stesso periodo dell’esercizio 2018 (+11,7%).
L’incremento del fatturato è stato determinato principalmente dai ricavi per vendite di gas (+17,8 milioni) e dai maggiori ricavi di vendita dell’energia elettrica (+1,9 milioni).
Gli stessi sono stati parzialmente compensati dai minori ricavi per il conseguimento degli obblighi di risparmio energetico (-2,4 milioni) e dai minori ricavi di vendita della materia prima a termine (-1,7 milioni).
L’Ebitda del trimestre si è attestato a 32,4 milioni, in diminuzione rispetto ai 35,9 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente (-9,7%).
In particolare, il margine commerciale sull’attività di vendita del gas registra una flessione di 2,3 milioni rispetto al primo trimestre dell’esercizio 2018, principalmente influenzato dai minori quantitativi di gas naturale commercializzati nel trimestre in ragione delle miti temperature registrate nei mesi di febbraio e marzo nonché dalla minore marginalità unitaria conseguita.
Il margine commerciale sull’attività di vendita dell’energia elettrica ha registrato una crescita di 0,2 milioni rispetto al primo trimestre 2018.
Tra gli scostamenti più significativi che hanno determinato il calo dell’Ebitda ci sono la crescita del costo del personale per 0,2 milioni, i maggiori costi di pubblicità e marketing per 0,4 milioni e il minor margine su titoli di efficienza energetica per 0,9 milioni.
L’Ebit del trimestre si è attestato a 25,9 milioni, rispetto ai 29,9 milioni allo stesso periodo del 2018 (-13,4%). A determinare tale risultato ha contribuito, oltre alla diminuzione del margine operativo lordo, l’incremento degli ammortamenti (+0,4 milioni) e i maggiori accantonamenti per rischi su crediti (+0,1 milioni).
Infine, il risultato netto di pertinenza dei soci è stato di 20,6 milioni, in calo rispetto ai 23,5 milioni del primo trimestre 2018 (-12,3%).
L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 marzo 2019, pari a 65,2 milioni, è diminuita di 52,3 milioni rispetto ai 117,5 milioni del 31 dicembre 2018. Il flusso finanziario positivo è stato determinato principalmente dai seguenti movimenti:
- il flusso di cassa reddituale (cash flow) ha generato risorse finanziarie per 28,2 milioni;
- gli investimenti netti in immobilizzazioni hanno comportato uscite di cassa per 9,4 milioni;
- la gestione del capitale circolante netto operativo e la gestione del capitale netto fiscale hanno generato risorse complessivamente per 33,5 milioni.
Gli investimenti realizzati in immobilizzazioni immateriali e materiali dalle società consolidate con il metodo integrale ammontano a 9,4 milioni e hanno riguardato principalmente sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas e gli altri investimenti, di cui 2,5 milioni per effetto della prima applicazione di IFRS 16 (contratti di leasing).
In particolare, gli investimenti in reti e impianti sono stati pari a 4,3 milioni, di cui 1,8 milioni in allacciamenti, 2,0 milioni in ampliamenti e potenziamenti della rete e 0,6 milioni in manutenzioni, prevalentemente relative ad impianti di riduzione e preriscaldo. Gli investimenti in misuratori correttori sono stati pari a 2,1 milioni.