Banche (+0,3%) – In luce Intesa SP (+1,5%) e Ubi (+0,8%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un lieve rialzo dello 0,3% e al di sotto dell’omologo europeo (+1,1%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,5%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, alimentate dall’aumento dell’incertezza sul fatto che Stati Uniti e Cina possano arrivare ad un accordo commerciale, dopo il nuovo scontro a colpi di dazi reciproci, anche se il dialogo resta aperto.

Per quanto riguarda l’Italia, la stima preliminare dell’Istat ha messo in luce che nel primo trimestre 2019 il Pil è salito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, dopo che gli ultimi due trimestri del 2018 avevano registrato una leggere contrazione (entrambi -0,1%), causando l’ingresso in recessione tecnica.

Le nuove proiezioni sulla crescita e sui saldi di finanza pubblica sull’Italia da parte della Commissione Europea per il 2019 hanno ridotto da +0,2% a +0,1% l’aumento del Pil, mentre il rapporto deficit/Pil è previsto salire al 2,5%, alimentando ulteriormente l’attenzione del mercato sulla sostenibilità dei conti pubblici tricolore.

Il comparto bancario, nonostante l’ulteriore allargamento dello spread Btp-Bund appena oltre 280 pb (fonte Mts Markets) ha tentato un timido rimbalzo dopo le battute d’arresto degli ultimi giorni.

Nel frattempo, il Consiglio Europeo ha approvato un pacchetto di misure volte ad assicurare una maggiore stabilità al settore.

Andamento contrastato per i titoli del Ftse Mib, tra i quali si mettono in luce Intesa Sanpaolo (+1,5%), tra le banche più solide del panorama italiano ed europeo, Ubi (+0,8%), che a breve dovrebbe finalizzare la cessione di alcuni Npl, e Bper (+0,9%), con Unipol che entro il primo semestre salirà al 20% del capitale.

In rosso UniCredit (-1,7%), di nuovo al centro di rumor su un possibile interesse per l’istituto tedesco Commerzbank.

Sul Mid Cap frenano ancora Credem (-0,1%) e, soprattutto, Creval (-1%) e Popolare Sondrio (-2%). Risale Mps (+0,4%), concentrata sull’accelerazione nel de-risking

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisione della Consob, con BlackRock che ha deciso di ritirarsi dall’acquisto della banca, mentre circolano rumor sul possibile destino dell’istituto e con il Fitd che ha bloccato la conversione del bond.

Rimbalza Banca Finnat (+1,9%), la cui trimestrale ha messo in luce un giro d’affari e un utile netto in crescita.