Banche – Lo spread sale a 290 pb, tornano le vendite sul settore (-1,6%)

Comparto bancario di nuovo in rosso a Piazza Affari. Intorno alle 10:00 il Ftse Italia Banche registra un calo dell’1,6%, dopo avere tentato un timido rimbalzo ieri.

Le performance risente dell’ulteriore allargamento dello spread Btp-Bund fino in area 290 pb (fonte Mts Markets), con gli investitori nuovamente preoccupati sulla tenuta futura dei conti pubblici italiani.

Ieri, il vice premier Matteo Salvini ha affermato che il Governo potrebbe oltrepassare il limite del 3% del rapporto deficit/Pil e del 130-140% del rapporto debito/Pil per fare scendere la disoccupazione.

“Fino a che la disoccupazione non sarà dimezzata in Italia, fino a che non arriveremo al 5% di disoccupazione, spenderemo tutto quello che dovremo spendere e se qualcuno a Bruxelles si lamenta ce ne faremo una ragione”, ha dichiarato Salvini.

Dichiarazioni opposte da parte dell’altro vice premier, Luigi Di Maio, il quale ha detto: “Mi sembra abbastanza irresponsabile far aumentare lo spread in quel modo come sta accadendo in queste ore parlando di sforamento del rapporto debito/Pil, che è ancor più preoccupante dello sforamento del rapporto deficit/Pil”.

La Commissione Europea per l’economia tricolore vede una fase di lenta ripresa, con un alto squilibrio dei saldi dei conti pubblici.

Lettera su tutti i titoli del Ftse Mib, con Ubi (-1,9% a 2,53 euro), Banco Bpm (-1,3% a 1,68 euro), Intesa Sanpaolo (-1,6% a 2,12 euro) Mediobanca (-1,9% a 8,78 euro), UniCredit (-2% a 10,49 euro) e Bper (-1,8% a 3,86 euro).

Stesso copione sul Mid Cap, con Mps (-1,6% a 1,17 euro), Credem (-0,7% a 4,74 euro), Creval (-2,1% a 0,0663 euro) e Popolare Sondrio (-0,9% a 2,12 euro).