Il Cda della società guidata da Urbano Cairo ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019.
Il 1Q 2019 si chiude con ricavi netti consolidati per 264,1 milioni (-3,9% rispetto al pari periodo 2018), di cui 206,2 riferiti a RCS.
L’Ebitda è salito del 6% a 26,6 milioni (23,1 milioni attribuibili a RCS), con la relativa marginalità salita dello 0,9% a 10,1 punti percentuali. Al netto dell’IFRS 16 il margine operativo lordo ammonterebbe a 19,1 milioni.
L’Ebit, invece, diminuisce dell’11,8% a 9 milioni (9,4 milioni realizzati da RCS) con una marginalità di 3,4 punti percentuali (-0,3%), dopo aver spesato maggiori ammortamenti per 17,6 milioni (+18,1%). Escludendo gli effetti dell’IFRS 16 l’Ebit sarebbe pari a 7,9 milioni.
L’utile netto del gruppo scende del 20,7% a 2,7 milioni (importo in linea con il risultato di RCS), dopo aver spesato minori oneri finanziari netti per 4,1 milioni (-10,9%).
Al 31 marzo 2019 l’indebitamento finanziario netto è sceso di 39 milioni a 149,6 milioni rispetto a fine anno 2018, di cui 158,2 milioni relativi a RCS (187,6 milioni a fine anno 2018). Un andamento principalmente riconducibile ai flussi di cassa generati dalla gestione tipica, comprensivi della dinamica del circolante, compensati dagli esborsi per investimenti e per oneri non ricorrenti netti (circa 0,6 milioni).
Includendo l’applicazione dell’IFRS 16 l’indebitamento finanziario netto sale a 366,1 milioni, di cui 344,2 milioni riferiti a RCS.