Carel ha chiuso il primo trimestre 2019 con ricavi in crescita del 19,5% a 80,1 milioni (+18,4% a cambi costanti), grazie al contributo positivo di tutte le aree geografiche e al contributo di circa 8,7 milioni derivante dall’acquisizione di Recuperator e di Hygromatik, consolidate a partire dallo scorso novembre.
Il settore refrigerazione ha segnato un +9,6% a 25,8 milioni, mentre il settore HVAC ha registrato un +26,8% a 53 milioni per effetto principalmente della variazione del perimetro.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda ha segnato un +18,9% a 15,7 milioni, con una marginalità al 19,6% (-100 punti base). Il dato include un impatto positivo di 1,1 milioni derivante dall’adozione del principio contabile IFRS 16.
L’Ebit invece è aumentato del 3,6% a 11,7 milioni con un’incidenza sul fatturato in calo al 14,6% (-220 punti base), complice anche l’incremento degli ammortamenti.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto salito dell’8,4% a 80,9 milioni, beneficiando di una riduzione del tax rate che ha più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 77,5 milioni, in peggioramento rispetto ai 59,1 milioni al 31 dicembre 2018 principalmente per l’impatto di 14,7 milioni legato all’adozione dell’IFRS 16.
Al netto di suddetto principio, la robusta generazione di cassa ha consentito di coprire sia gli investimenti del periodo (pari a 4,9 milioni) che l’incremento del capitale circolante.