Il gruppo ha archiviato i primi tre mesi del 2019 con ricavi in crescita dell’1,2% a 145 milioni, trainati soprattutto dalla buona performance in Nord America e all’andamento favorevole del cambio con il dollaro. In calo invece la marginalità, mentre l’utile netto è aumentato del 12% a 12,6 milioni anche grazie ai maggiori utili su cambi.
Datalogic ha chiuso il primo trimestre 2019 con ricavi in crescita dell’1,2% a 144,6 milioni, beneficiando in particolare dell’effetto cambi positivo (-2,1% a cambi costanti).
A livello di aree geografiche, l’Italia ha segnato un -18,3% a 11,8 milioni, mentre l’area Emea (esclusa l’Italia) ha evidenziato un +5,7% a 71,9 milioni. Positivo il contributo del Nord America in crescita del 10,2% a 43,5 milioni (+1,7% a cambi costanti), mentre l’area Apac e il Latam hanno registrato una contrazione rispettivamente del 18,2% a 14,8 milioni e del 9,5% a 2,8 milioni.
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è diminuito dell’1,4% a 22 milioni, con una marginalità al 15% (-40 punti base). La flessione sconta l’aumento dell’incidenza dei costi operativi, parzialmente compensati dal beneficio derivante dall’adozione del nuovo principio contabile IFRS 16 Lease, che ha determinato la contabilizzazione di minori costi per canoni di noleggio e affitto per 1,3 milioni.
Il Risultato Operativo (Ebit) ha registrato un calo del 10,3% a 14,8 milioni rispetto a 16,5 milioni dell’esercizio precedente, con un’incidenza sui ricavi che passa al 10,2% dal 11,6% del primo trimestre 2018.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto in crescita del 12,4% a 12,6 milioni, grazie al miglioramento della gestione finanziaria che passa da un saldo negativo a un positivo per effetto degli utili su cambi per 1,5 milioni (perdite per 0,8 milioni nel primo trimestre 2018) e ai maggiori proventi degli investimenti di liquidità.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 3,9 milioni, rispetto a liquidità netta per 23,8 milioni al 31 dicembre 2018, principalmente per effetto dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16-Leases, che hanno comportato la rilevazione di attività per beni in diritto d’uso per 14,3 milioni e passività finanziare per leasing per 14,1 milioni.