Il gruppo Emak ha archiviato i primi tre mesi del 2019 con una contrazione dei ricavi del 6,7% a 122,4 milioni, derivante dall’uscita dal perimetro di consolidamento di Raico (-2,4%), dall’effetto cambi positivo (+0,6%) e da un calo organico del 4,9 per cento.
L’Ebitda è diminuito del 18,5% a 14,1 milioni con una marginalità al 11,5% (-170 punti base), nonostante l’impatto positivo per 1,4 milioni legato all’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.
Deciso calo anche dell’Ebit, che ha segnato un -34% a 9 milioni con un’incidenza sul fatturato scesa al 7,4% (-300 punti base), complici anche i maggiori ammortamenti.
Il trimestre si è chiuso con una riduzione dell’utile netto del 45,3% a 6,1 milioni, per effetto del maggior carico fiscale e del peggioramento della gestione finanziaria nonostante il miglioramento degli utili su cambi. Si ricorda che il primo trimestre 2018 aveva beneficiato della contabilizzazione di una plusvalenza finanziaria di 2,5 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 164,4 milioni (137,2 milioni escludendo l’impatto dell’IFRS 16), in aumento rispetto ai 117,4 milioni al 31 dicembre 2018.