Il board di Giglio Group ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019, chiuso con ricavi consolidati delle continuing operations pari a 11,5 milioni (+7%).
Il Gross Merchandise Value è aumentato del 12% a 25,9 milioni rispetto
allo stesso periodo del 2018.
L’Ebitda adjusted delle continuing operations, normalizzato dagli oneri non ricorrenti (pari a 0,5 milioni) e dagli effetti IFRS 5, ammonta a 0,5 milioni (0,9 milioni nel 1Q 2018), includendo i costi di sviluppo degli e-commerce store in Cina, i cui ricavi inizieranno a manifestarsi nel secondo semestre del 2019, e i costi riferiti alla dismissione delle attività dell’area media che, in forza dell’accordo dello scorso mese di marzo, non sono comprese nel conferimento a Vertice 360.
L’Ebit passa in negativo per 0,4 milioni (positivo per 0,4 milioni nel pari periodo 2018).
Il periodo si è chiuso con una perdita netta per 0,8 milioni, a fronte di un utile per 0,6 milioni nel 1Q 2018. Si segnala che il risultato netto non tiene conto dei 2,8 milioni di plusvalenze che verranno registrate nel bilancio 2019 all’atto del closing dell’operazione di
conferimento delle attività dell’area media, contrariamente alle minusvalenze già
conteggiate nell’esercizio 2018.
Dal lato patrimoniale, al 31 marzo 2019 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 21,1 milioni (debito per 19,2 milioni a fine 2018). Normalizzato dell’effetto dell’IFRS 16, il dato mostra un miglioramento di 0,5 milioni da fine dicembre 2018.
Tali dati non incorporano ancora quanto Giglio Group riceverà nel corso dell’esercizio, derivante dall’operazione di conferimento dell’area media per un controvalore di 12,5 milioni.
(Segue approfondimento)