illimity, start-up bancaria innovativa e ad alto tasso tecnologico, ha avviato una partnership con Raisin, fintech paneuropea e marketplace leader per i prodotti di risparmio e investimenti online in Europa.
Grazie all’accordo, illimity rende disponibili, già da oggi, i propri conti di deposito sulla piattaforma open banking di Raisin, marketplace che si rivolge ai risparmiatori di 31 Paesi europei, permettendo loro di accedere a una selezione di prodotti di deposito del continente e di scegliere le migliori offerte per le proprie esigenze.
In particolare, illimity offrirà conti depositi a termine tramite vari canali, tra cui WeltSparen, il portale di depositi proprietario di Raisin.
L’accordo consente quindi alla banca specializzata guidata da Corrado Passera di portare la propria offerta di conti deposito oltre i confini nazionali senza doversi dotare di una propria infrastruttura retail, ampliando e diversificando in modo significativo la propria raccolta retail che sarà supportata in Europa dall’infrastruttura open banking e servizio clienti dedicato di Raisin.
L’offerta domestica di conti deposito da parte di illimity, invece, verrà avviata entro il semestre in corso, in concomitanza con il lancio della nuova banca diretta digitale.
Inizialmente l’offerta estera dei prodotti di conti deposito illimity tramite Raisin sarà dedicata ai risparmiatori in Germania e progressivamente sarà estesa, ottenute le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti, a tutti i Paesi in cui la piattaforma opera.
Francesco Mele, Cfo & e Head of Central Functions di illimity, ha commentato: “L’aver siglato con una fintech di eccellenza come Raisin una partnership strategica sul fronte della raccolta,a pochi mesi dalla business combination, è per noi motivo di grande orgoglio. Ed è anche una testimonianza di grande fiducia nella nostra start-up bancaria da parte di una realtà che, come noi, è fortemente votata all’innovazione, efficienza e trasparenza”.
“La partnership con Raisin permette a illimity di diversificare le fonti di raccolta, in linea con quanto previsto dal piano industriale, tramite uno strumento flessibile ed efficiente”, conclude Mele.