I ricavi consolidati del primo trimestre 2019 si attestano a 1,3 miliardi in aumento del 19,9% rispetto agli 1,1 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Un andamento dovuto prevalentemente al contributo della business unit Energia (grazie ai maggiori volumi e all’incremento del prezzo dell’energia elettrica) e al consolidamento delle società del gruppo ACAM La Spezia (dal 1°aprile 2018) e Spezia Energy Trading da ottobre 2018 e San Germano (dal 1°gennaio 2019).
L’Ebitda è stato pari a 274 milioni, +1,9% rispetto ai 269 milioni registrati nei primi tre mesi del 2018.
Tale crescita è riconducibile a tutte le linee di business con la sola eccezione della vendita di energia elettrica e gas. Sulla marginalità della SBU Mercato ha influito negativamente il venire meno degli effetti di conguagli di partite pregresse che avevano caratterizzato il 2018 e non più ripetibili e, per quanto concerne la vendita di gas, un andamento climatico non favorevole e un peggioramento della marginalità.
Nel primo trimestre 2018 erano stati valorizzati nella SBU Energia certificati di efficienza energetica pregressi, generando una sopravvenienza di circa 14 milioni.
L’Ebit si è attestato a 172 milioni, in calo del 3,1% rispetto a 177 milioni al 31 marzo 2018. Il decremento rispetto al primo trimestre dello scorso anno è imputabile ai maggiori ammortamenti (+12 milioni), comprensivi dell’effetto derivante dalla variazione di perimetro a seguito del consolidamento di ACAM e San Germano, e a minori accantonamenti e svalutazioni (-1 milione).
Infine, l’utile netto di gruppo si attestato a 100 milioni, in flessione del 3,2% rispetto a 103 milioni registrati al 31 marzo 2018 a causa della riduzione dell’Ebit.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2019 era pari a 2,5 miliardi, in crescita di 73 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 per effetto dei maggiori investimenti e dell’applicazione dell’IFRS 16 che impattano sull’indebitamento finanziario netto per circa 105 milioni.
Escludendo tale effetto contabile l’indebitamento finanziario netto risulta in calo di 33 milioni.
Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo ammontano a 86 milioni, in crescita rispetto al 31 marzo 2018 (+27,4%). Essi sono stati destinati per la maggior parte alla business unit Reti (50 milioni) per la realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito del ciclo idrico integrato e l’ammodernamento delle reti gas ed elettriche.
I rimanenti 26 milioni sono stati suddivisi tra il settore Ambiente (6 milioni), Energia (10 milioni) e Mercato (10 milioni).